Ciao a tutti, amici Ravanelli!
Oggi vorrei parlare con voi della NON COTTURA dei cereali e dei legumi, ossia di come cuocerli a fuoco spento e risparmiando energia!.
Ma procediamo per gradi!
Foto di EcoGiornale.
Frequentando diversi network e cucine, mi capita spesso di parlare delle modalità di cottura dei cereali integrali biologici: per farla breve, possiamo dire che, dopo il giusto tempo di ammollo, è bene evitare la cottura in modalità “pastasciutta” (ossia con scolatura dell’acqua), per non perdere molti nutrienti e per valorizzare al meglio la resa del chicco integrale.
Il modo migliore per cuocere i cereali integrali è, dunque, il metodo
“AD ASSORBIMENTO”, che consiste nel:
- mettere in una pentola, con un buon fondo alto, una certa quantità di cereale scelto,
- coprire con una quantità doppia di acqua fredda (per dettagli, link here!) e salare un poco, facendo raggiungere il bollore
- e, dopo che ha raggiunto il bollore, chiudere con coperchio e far cuocere a fiamma bassissima fino a quando l’acqua sia stata completamente assorbita, senza disturbare il cereale.
Questa operazione ha tempi variabili: dai 20 minuti del miglio e quinoa ai 40 ca del riso integrale, ecc … ecc …
(Foto di ritwikdey)
Ma d’estate? Con tutto il caldo che fa?
E se vogliamo risparmiare energia anche in inverno?
Semplice!
Basta CUOCERE CEREALI E LEGUMI semplicemente NON CUOCENDOLI!
(Foto di Sam Felder).
Siete curiosi? Allora sentite la STORIA DELLA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA.
C’erano una volta un mucchietto di cereali ed un mucchietto di legumi. La cuoca Ravanella, dopo una veloce sciacquata sotto l’acqua corrente, li metteteva in ammollo (mica sempre, eh? per alcuni cereali e legumi l’operazione non è necessaria, ma … fate vobis!). Trascorse felicemente e spensieratamente le ore di ammollo, la cuoca Ravanella si apprestava alla cottura dei due mucchietti di legumi e cereali: nella pentola del cereale, metteva acqua in proporzione 1 di cereale:2 di acqua (per dettagli, link here!), mentre per i legumi si accertava che l’acqua fosse di due/tre dita più alta degli stessi. Portava a bollore … e faceva cuocere per una manciata di minuti, a fuoco basso e coperchio chiuso. Poi il Principe Azzurro le proponeva un aperitivo veg* sui Navigli e la Ravanella spegneva i fuochi e correva dal suo Amore. A notte fonda rientrava in casa … e trovava tutto cotto, SENZA AVER COTTO NIENTE!
E vissero tutti felici e contenti.
E’ chiaro il concetto? Basta avviare un poco la bollitura e poi spegnere il fuoco, tenere ben chiuso e … lasciare che l’acqua calda faccia il suo sporco lavoro!
- la sera metto in ammollo cereali e/o legumi
- la mattina, mentre preparo la colazione, faccio partire la cottura con pochissimo tempo a disposizione: scolo e metto i cereali e/o legumi nella pentola con l’acqua e porto a bollore
- appena bolle, copro con un coperchio ben chiuso ed abbasso il fuoco al minimo.
Faccio bollire:
- quasi tutti i cereali per 10 minuti
- 5 minuti quinoa, amaranto e miglio
- 5 minuti le lenticchie decorticate
- mentre, per i legumi più coriacei, prolungo fino a 20.
Spengo il gas, copro la pentola con uno strofinaccio o con un canovaccio o con quello che mi passa tra le mani (eh eh … ma anche niente, eh? in realtà se avete una buona pentola con un buon coperchio che chiude bene, l’operazione della copertura con strofinaccio è addirittura superflua, però fa molto effetto premaman e quasi non potrete più rinunciarvi!) …
E POI ASPETTO IL MIRACOLO DELL’ACQUA CALDA.
E vado a lavorare, senza timori e pensando al mio cereale o legume in gestazione!.
La sera, quando torno dal lavoro, ecco due belle pentole di cereali e di legumi che mi accolgono ANCORA TIEPIDE!
E così, un veloce salto in padella, un filo d’olio con due verdurine … la cena è servita, e non sono stata costretta a lunghe e caldissime cotture ed ho pure risparmiato tempo e denaro!
(Foto di avlxyz).
Vi lascio solo con una raccomandazione: questo metodo si rivela l’ideale nelle stagione estiva, per evitare di surriscaldare la cucina, e per la realizzazione di primi saltati in padella, o nella versione polpette o sformati. Se avete in mente un buon piatto di insalata fredda di cereale, vi suggerisco di concludere la gestazione appena il cereale è cotto e di raffreddarlo sotto un buon getto di acqua fredda.
E come sempre un buon, buon appetito da Ravanello Curioso!
PS: ci trovi anche su Facebook.
Grande Rava!
Forte la foto del principe azzurro 😀
Senti ma lo sai che c’è qualche pazzo in rete che si avvelena mangiando le lenticchie decorticate completamente crude?! Non so se fanno male o meno, in ogni caso sembrano realizzabili 😉
http://epineo.blogspot.it/2011/09/lenticchie-decorticate-crude.html
Ciao! 🙂
Noto solo ora che da quel pazzo eri già passata a lasciare un commento! 😛
EpiNeo … quando ho letto il primo commento, ho pensato: “ma io quel pazzo lo conosco!” … e poi ho visto che eri proprio tu!! ;-D
ma per la cuoca ravanella hiphipurràààààààààààà…..io facevo qualcosa del genere con la pentola a pressione….e lo faccio per lo più in campeggio…(sono fissata con la cucina da campeggio…che ti devo dire….) però mi perdevo tutto il fattore sexy del vegaperitivo e dello strofinaccio….
in estate qui a casina se il sole c’è cucino sulla cucina solare….è troppo divertente sembra di parlare con marte 🙂
Lo, con la cucina solare ti sei guadagnata il primo premio dei miei sogni proibiti! Diciamo che le mie sono soluzioni per “mamme-veg-lavoratrici-che vivono in città”! Ma tu sei avanti anni luce, per quello che Marte è così vicino ;-D
ma che genia questa cuoca Ravanella!
grazie per aver condiviso, lo terrò a mente sicuramente per le prossime cotture 😉
ciao Herbs! niente di geniale, basta mixare gli errori con i consigli di qualche geniale e brava cuoca come la mia cara amica http://passatotralemani.wordpress.com/ … ;-D
Anch’io, anch’io……. faccio così!!!! ho proprio fatto un post tempo fa…. l’avevo intitolato cronaca di un risotto, era per spiegare l’acqua calda :-P!!!! bravissima, è sempre bene ricordare che anche i cereali integrali sono comodi, anzi molto di più…. comodi e buonissimi!!!!! alla sera quanto si rientra a casa il risotto è pronto 😛
Ma dai! E che bel nome che gli hai dato “Cronaca di un risotto” mi piace assai! Anche la mia adorata Neofrieda aveva scritto di un bellissimo esperimento sul risillimo diasastato che ora non trovo più in rete ;-D
ne avevo sentito parlare ma non ho mai provato.. certo che con questo metodo non ci sono più scuse per non preparare cereali integrali e legumi!
Bravissima Ravanella.. e poi.. che bella la fiaba!!!!!!
Lo sai che io amo la cucina senza scuse! Mi piace rendere più semplice tutto! … la fiaba poi è tremenda ;-D! Mio marito se la sta ridendo alla grande!
ehhh ma è bellissimo! lo voglio fare!
Ricordo una compagna di un corso di cucina a cui, un anno fa, mandai una mail con questa spiegazione … vive in un monolocale a Milano e mi rispose che la mia mail le aveva salvato la vita! Insomma quando uno ha la cucina nella camera da letto che a sua volta è contenuta nella sala, in piena estate, ha bisogno di tregua! ;-D Allora evviva la NON-COTTURA!
Geniale! La storia di Ravanella, oltre ad averci fatto ridere, ha una morale mica da poco… La cottura dei cereali ci interessa eccome! Hai spiegato per filo e per segno cose che avevamo sentito dire ma che non avevamo mai approfondito più di tanto. Un immenso GRAZIE! Che mondo sarebbe, senza Ravanella…
siete sempre i miei preferiti in quanto a creatività ed ispirazione … “Che mondo sarebbe senza Ravanella” moh la uso anche a casa … buah buah buah buah!
🙂
Ahahahah la scoperta dell’acqua calda! In realtà hai fatto bene a postare questa ‘cottura’ , ho già provato e si và alla grande… Grazie anche x avermelo ricordato 😉 !!! In estate e’ decisamente importante trovare cotture alternative!
Grazie anche x aver segnato il tuo metodo! Seguirò i suggerimenti!
e da oggi, se il caldo tiene, è il momento di far partire le non-cotture :-DDD
Io uso la pentola a pressione e cerco sempre di calcolare dei minuti in meno perchè ho visto che la cottura prossgue poi da sola.
In pratica ho quasi seguito il tuo utile metodo!
Grazie delle info!
😉
ottima anche l’idea della pentola a pressione spenta prima! tutto serve se vogliamo far tirare un sospiro di sollievo al nostro maltrattato pianeta ;-D
Wow!!! Ma che bello, grazie mille per aver condiviso con noi, io non ci avevo mai pensato, grandissima idea per mangiare alimenti con cotture lunghe la sera, appena tornati da lavoro! ^_*
Son felice che ti sia nuova! Provala, vedrai che ti darà tante soddisfazioni, le stesse che ha dato a me in questi ultimi tempi ;-D ;-D
Anche io cuocio cosi’ il riso integrale che richiede parecchi minuti di cottura, 10 minuti a fuoco basso,poi incoperchio forte (fa effetto pentola a pressione), spengo ,mi scordo del riso e dopo 1 ora il riso e’ pronto con solo 10 minuti di cottura.Non avevo pensato a fare la stessa cosa con i legumi.Grazie Ravanello…Chocolat.
tutto vero! concordo al 100% … alla fine mi sono accorta che i tempi di cottura dei cereali a fuoco acceso o spento, sono pressochè equivalenti … quindi, tanto vale risparmiare energia ;-D
Ciao, domani proverò la cottura a fuoco spento… poi ti dirò. Per ora grazie!1!!
che bello! aspetto tue notizie! ciao Rav
Ciao RavanelloCurioso,
leggendo il libro “la porta proibita” di Tiziano Terzani, ho trovato un accenno ad una modalità di preparazione dell’orzo utilizzata in Tibet dove scarseggia l’acqua, il tuo post mi ha dato lo spunto per fare qualche ricerca di seguito ti invio un link http://it.wikipedia.org/wiki/Tsampa, ti premetto che essendo una ricetta tradizionale tibetana non è vegan in quanto prevede l’utilizzo di burro di yak, se ritieni, non pubblicare il commento.
Comunque appena ho un po’ di tempo provo a realizzarlo con l’olio evo e ti faccio sapere. Se hai voglia e fai prima tu fammi sapere mi farà un’immenso piacere.
A presto.
Maura
ciao Maura, intanto mi scuso per il ritardo nella risposta ma il commento era finito nello spam ;-( … ma ora l’ho ritrovato! Si, la tsampa la conosco e mi ha sempre molto affascinato; ti posso dire che abitualmente alle Canarie utilizzano un cibo tradizionale che è molto ma molto simile: il gofio. Durante la mia ultima vacanza a Fuerteventura son riuscita ad acquistare qualche kilo che conservo in vista di occasioni speciali; cmq dai nativi e presso i bellissimi mulini del posto ho potuto mangiarla realizzata in diverse preparazioni: dei cubetti di gofio dolce “take away”, il gelato di gofio e non ultima una deliziosissima zuppa di gofio. Comunque sono tutte ricette che possono essere veganizzate con estrema facilità, basta sostituire il burro con l’olio ed il sapore non ne risente. ti copio da wikipedia “La gastronomia canaria è stata influenzata dalla eredità dei Guanci e dalla tradizione latinoamericana, specialmente venezuelana. Infine, si trovano reminescenze della gastronomia africana continentale. Il Gofio è l’alimento per antonomasia, che dalla notte dei tempi ha accompagnato le popolazioni indigene dei Guanci, fino ad arrivare ai giorni nostri. È fatto di farina ottenuta dall’orzo tostato, ma anche da altri cereali. Viene consumato in diverse forme: mescolato con latte, oppure con miele, si usa anche mangiarlo mischiato a zuppe di legumi o a brodo di pesce, di verdura o carne. Canaria è l’unico posto della Spagna dove si consuma. Tradizionalmente, il gofio si portava in una bisaccia e si impastava al momento con acqua, ottenendo il gofio amasado (impastato).” … grazie per la visita e fammi sapere come va con la tsampa! ;-D
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Oh!..ma che mito!!
Adoro cereali e legumi, ma patisco a farli cuocere (anche facendogli assorbire tutta l’acqua) perche’ troppo calore ne distrugge i nutrienti (ebbene si, ogni tanto sfoglio il blog di Vaccaro e constato immancabilmente che non gli si puo’ dar torto)
Io Vaccaro lo conosco troppo poco, ma dovrò recuperare, perchè credo che una buona parte di crudo d’estate, faccia più che bene a noi ed all’ambiente! ;-D … come la cottura – NON cottura … Grazie della visita, Renata.
Pingback: Intanto la cottura dell’orzo; ho scoperto il metodo per assorbimento, da Barbara, e da Rapanello; davvero una rivelazione, per noi “donne moderne” che non abbiamo mai abbastanza tempo. http://straightedgefam.blogspot.it/2012/06/salutiamoci-orzo-alla-messicana.html per
https://ravanellocurioso.wordpress.com/2012/05/21/la-scoperta-dellacqua-calda/
Ne ho scoperta un’ altra, a dire il vero me l’ha fatto notare un mio amico…l’acqua calda funziona anche con la pasta e col riso..
L’ho provato ieri ed oltre a non aver ciucciato risorse in piu’ la pasta e’ risultata molto piu’ digeribile..
Dunque..si porta a bollore l’acqua e si sala come di consueto dopodiche’ si butta la pasta e si aspetta che l’acqua riprenda a bollire..quando il bollore e’ ripreso si spegne il gas, si copre la pentola con un coperchio e si aspetta ESATTAMENTE lo stesso tempo di cottura riportato sulla confezione..risultato : pasta cotta a puntino e l’acqua limpida (il che significa che non abbiamo disperso nulla con la cottura, forse e’ per questo che l’ho trovata assai piu’ digeribile)
Mia mamma l’ha provato col riso e, dice, abbia funzionato..
L’unica cosa, con pasta integrale o semi integrale, e’ meglio allungare il tempo di 3-4 minuti..poi basta assaggiare e vedere com’e’..
PS:
Il condimento che ho usato ieri e’:
Un cucchiaio abbondante di lievito di birra, una presa di mix di alghe della bretagna, un goccio di shoyu, un cucchiaino d’olio di mais, acqua q.b. per rendere il tutto una crema..ottimo su pasta fedda semi integrale!
ma ciao Renata, in effetti l’avevo già provata sulla pasta “normale”, ma non ancora con quella integrale … provo al più presto e grazie del suggerimento di allungare il tempo di cottura ;-D.
Per il condimento di ieri, mi fai venire l’acquolina in bocca … appena mi torna tra le sgrinfie, lo preparo per mia figlia che è golosa di alghe e lievito. ;-D Un caro saluto Ravanello Curioso
Per il riso posso confermartelo anch’io poichè dopo aver letto il post non lo faccio più in altro modo.
Grazie ancora Ravanella e saluti a tutti
ciao e grazie! un abbraccio Ravanello!
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Ciao, questo metodo è meraviglioso! L’ho provato con successo con miglio e orzo ma… non ci riesco con il riso integrale! Che nervi…
L’ultima volta l’ho fatto bollire per dieci minuti coperto e lasciato tutta la notte. Il giorno dopo (a pranzo, quindi almeno dopo 12 ore) era appena al dente e con ancora un dito d’acqua sul fondo. Non capisco dove sbaglio… hai qualche suggerimento?
Complimenti per il blog, è bellissimo, mi piacciono molto le tue ricette e tu sei anche molto divertente quando scrivi.
🙂
ciao VIVI, son felice che tu abbia provato … più siamo a risparmiare energia, più aiuti diamo al nostro meraviglioso pianeta. Sul riso, ahimè non ho consigli, perchè temo dipenda proprio dal tipo di riso, più tenace di altri. Mia sorella, che vive in Mexico, ha problemi affini con la cottura del riso integrale: tanto per esemplificare, se fa un risotto non le viene pronto nemmeno dopo due ore di cottura XD. Direi di far così, prova a verificare se, a parità di risultato, hai usato sempre lo stesso riso e, in caso affermativo, cambia marca. In alternativa puoi aumentare il tempo di prima bollitura (portalo a venti, e pensa che il tuo riso è più coriaceo di altri, più simile ad un legume). Per lo stesso motivo, verifica se la tua pentola ha una buona tenuta termica: ha un fondo alto? ha un coperchio che sigilla bene? Perchè se c’è troppa dispersione termica, diciamo che con il miglio non è un gran problema (perchè ha una cottura molto veloce), ma magari con il riso è bene assicurarsi che mantenga alte temperature per un tempo più lungo. ;-D DAi, fammi sapere … un caro saluto da Ravanello
ciao!sto spulciando il tuo blog, ma che interessante! io anche cucino i cereali senza bollitura, ma alcuni io non li cuocio proprio!!!! cioe’, se lasci il cereale abbastanza a mollo, non c e’ bisogno poi di cuocerlo! per ora mi e’ capitato di farlo con cuscus, bulgur e anche con i fusilli integrali! magari prima o poi lo scrivo sul blog
Si, infatti! Sul cous cous avevo già pubblicato qui proprio la stessa spiegazione ;-DDDD https://ravanellocurioso.wordpress.com/2012/09/18/cous-cous-irriverente/ !!! La stessa cosa la faccio anche con la pasta (eh già proprio la pasta-pasta … la butto e spengo!) e lo faccio sempre quando metto la pastina nelle zuppe (butto, spengo il fuoco, attendo qualche minuto et voilà! In questo modo hai anche il vantaggio che la zuppa ha raggiunto temperature ideali per essere consumata e non è superbollente!). Dai, dai … quando pubblichi il post avvisami! Che mi piace sempre scoprire nuovi trucchi del mestiere ;-D
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Se avete il camino provate a mettere la pentola con l’acqua fredda sulle ultime braci quasi spente prima di andare a nanna con un piccolo treppiede di metallo 😉
grazie Lirica, un suggerimento romantico e davvero preziosissimo. Un buon anno dalla Ravanella
grazie mille Ravanello! ho linkato la tua pagina sul mio blog http://lavarsiicapelliconlafarinadiceci.blogspot.it/2012/12/cottura-legumi-e-cereali-masenza-cottura.html perchè oenso sia davvero utile! e in questo modo nessuno potrà più dire che per cucinare vegan ci vuole troppo tempo! ;P
ma cara! Ma che piacere e che blog meraviglioserrimo che hai, a partire dal nome bellissimo! ;-D Appena riesco ad avere tempo per me, devo aggiornarmi tutti gli indirizzi dei blogger nuovi che ho conosciuto e ti verrò a trovare più spesso! ;-D E’ un piacere averti sentito! Ravanella
Che forte mercoledì provo e poi ti dico il risultato
si si! E poi dimmi con cosa provi ;-D
Grazie mille! mi onora sapere che ti piace il mio blog! 😉
Ho finalmente sperimentato il tuo metodo di “non cottura”! E’ UNA FORZA!! FUNZIONA ALLA GRANDISSIMA!!! l’ho sperimentato con una zuppa di legumi e cereali: l’ho lasciata a bagno per 12 ore, il giorno dopo l’ho cotta solo per 20 minuti e poi l’ho lasciata con coperchio chiuso ed avvolta in uno strofinaccio…e dopo 4 ore…VOILA’! MIRACOLO! si era cotta alla perfezione! è un trucchetto da diffondere e diffondere e diffondere soprattutto perchè fa risparmiare tempo e…denaro! :PP grazie grazie ed ancora grazie!
Verissimo Georgia, anche io quando l’ho scoperta, mi son sentita elettrizzata! Io, te lo posso garantire, non cuocio più niente, ormai si va solo di “non-cottura” e più ci prendi la mano più ti accorgi che bastano anche meno di venti minuti e che i tempi di non-cottura si allineano a quelli della cottura.
Ti svelo un altro segreto? Si può fare anche con la pasta e fagioli o pasta e lenticchie o pasta e ceci ;-D Io metto sul fuoco qualche mestolo di lenticchie (o altro legume), già cotte (o meglio già “non-cotte”) ed insaporite e del brodo vegetale e appena bolle, spengo. Butto dentro la pasta (anche quella di mais o riso ;-D), giro con un filo d’olio, una spolverata di salvia o rosmarino e chiudo il coperchio. Dopo dieci/quindici minuti chiamo tutti in tavola … e sai che bomba di bontà? E’ pronto e supergoloso!
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Brava Ravanella, questo post si rivelerà utile a molti.
Anche io ho fatto una scoperta simile, io in pratica a pranzo cuocio qualche minuto e mi ritrovo pronto a cena, ma non l’avevo formalizzata e ultimamente uso la pentola a pressione per i legumi e un ammollo più lungo prima (“colpa tua” per la spiegazione dei falafel), ma proverò a usare i tuoi tempi. Mi piace molto l’idea e ti linko un po’ in giro così mi sentirò “buona” perchè inquineremo tutti meno!!! 🙂
hi hi hi … esatto … anche io in pratica faccio come dici te, solo che accendo a colazione e mi trovo tutto pronto a cena … ;-D hi hi hi Ti abbbraccio tanto. ;-D (Quanto alla pentola a pressione, io ho i miei demoni da affrontare e la pentola a pressione è uno di quelli!!).
Sappi che la temibile pentola a pressione è entrata in casa mia solo lo scorso anno, e solo perchè mia madre mi ha fatto una testa così perchè “tu non ti rendi conto!!! dopo non potrai vivere senza!”, ma sia io che mio marito ne avevamo paura 😉
Dopo un anno posso confermare che la casa non è esplosa 😉 e, sì, effettivamente è comoda… 😉 baci!!!
;-D Pensa che a me l’avevano regalata per il matrimonio ed io l’ho donata alla mamma … mai usata una volta sola. So che devo rimediare, lo so. ;-DD
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Ciao Ravanella! Che interessante questo post! A breve proverò anch’io sulla mia pelle la prima estate in un mini-monolocale a Milano e queste indicazioni sono davvero utili! Non ho capito però, nel caso volessi cuocere un cereale per un’insalata, come devo fare. Mi pare di capire che il procedimento sia un po’ diverso dai legumi.
Ma tu tieni corsi di cucina? Dove?
Grazie mille
Giorgia
Ciao carissima! A milano??? XDDDDD la mia città! Allora … il procedimento è uguale per legumi e cereali, solo che d’estate, per mantenere i chicchi ben sgranati ed usarli per delle ottime insalate fredde, è preferibile versare il cereale cotto in una bella teglia larga e farlo raffreddare, girandolo con due bastoncini di legno 😀 Si, Giorgia, tengo corsi a domicilio. Negli anni passati ho lavorato molto a cascina rosa ed alla sana gola, ma quest’anno mi dedico di più alle piccole attività ritagliate su misura ;-D …
Ho provato la non cottura: stre-pi-to-sa! 🙂 pratica, sana ma soprattutto mi permettere di non usare la pentola a pressione con la quale non ho un buon rapporto ;P Grazie Ravanella 😀
Grazie a te, cara Chicca!!! Tante buone non-cotture ;-D
ihihihih proprio ieri ho sperimentato il riso venere…strepitoso! 😉
Sono proprio felice! Buonissime sperimentazioni!! ;.DDDD
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figata pazzesca!!! è un po la cottura del cous cous anche se quello è precotto… io opto per la pentola a pressione.. ma proverò il tuo metodo mi sembra che sia sensato ed efficace e non c’è acqua da scolare!!! …^_*
😉
Uuuh! *-* – Da poco tempo ho iniziato a mangiare legumi e cereali integrali tutti i giorni e proprio prima, che gli stavo preparando, ho detto a mia mamma “Sono stressato, devo stare lì ad ammollarli, scolarli, sciacquarli, aspettare che l’acqua bolla, stargli dietro, ci metto più di un’ora. Sai cosa ci faccio io in più di un’ora?”, così, visto che ora c’è in ammollo il farro integrale e i cannellini, mi sono messo a cercare non-mi-ricordo-cosa e sono finito qua. Se funzionasse anche con le pentole che uso io, sai che affare?! Domande: 1 Mi chiedevo, ma se li metto la mattina, sono pronti per pranzo? 2 Posso mettere qualche foglio di carta da cucina tra il coperchio e la pentola al posto dello strofinaccio? – Thank youuuuu! XD
Ciao Fabio! Come ti capisco … ci siam passati tutti da ammollo/lunga cottura ;-D Per le pentole, dai, speriamo: è importante solo che siano di buona tenuta, con fondo alto e con un coperchio che tiene bene la chiusura; tutto questo è importante per evitare dispersioni di calore. ;-D Veniamo alle domande: (1) Si, se li metti la mattina, son pronti per pranzo. (2) Questa domanda credo di non averla capita ;-( Tra il coperchio e la pentola non ci va niente, piuttosto lo strofinaccio lo metti sopra al coperchio, a guisa di copertina per tenere caldo il cibo. Se ho frainteso, dimmi pure. ;-D Un caro saluto dalla Ravanella.
Ha funzionato! 🙂 Cotti alla perfezione, addirittura meglio di quando li faccio sobbollire tutto il tempo. – E’ rimasta l’acqua, soprattutto coi cannellini. Ho usato le dosi consigliate sul sito del marchio dei prodotti in questione (2 d’acqua/1 di farro, 3 d’acqua/1 di cannellini) e ho sempre tenuto il coperchio chiuso fin dall’inizio, fin da quando c’era l’acqua fredda. Usciva uno spiffero di vapore da entrambe le pentole finché l’acqua bolliva (15 minuti per il farro, 30 minuti per sicurezza per i cannellini), una volta spento il fuoco, la pentola è rimasta chiusa perfettamente. Domani lo rifaccio, ma metto meno acqua in modo che si assorba tutta, 1 dito d’acqua al di sopra dei cereali/legumi dovrebbe bastare. – Per quando riguarda la domanda, avevi capito giusto. Qualche anno fa, avevo letto come cuocere il riso al vapore senza vaporiera e il procedimento era uguale identico, solo che dicevano di mettere un canovaccio tra la pentola e il coperchio in modo che si evitassero eventuali spifferi (cosa di cui non ho avuto bisogno). Tra l’altro ci ho pensato e, in effetti, se si usasse la carta da cucina al posto del canovaccio, si romperebbe per via del vapore, quindi non è il caso. – Grazie grazie grazie! Sono davvero contento perché ora ho un pensiero in meno e più tempo. 🙂
ahahah grazie a te che hai provato! La non cottura ci renderà liberi ;-D
Ciao Ravanella! Complimenti per il post interessantissimo!!!! Volevo sapere cosa pensi dell’aggiunta del sale durante questa non-cottura. So che di solito andrebbe messo alla fine per non far indurire la scorza dei legumi…
Cristina, confermo. Non aggiungerlo ai legumi ;-D Un caro saluto dalla Ravanella!
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Scusa la mia ignoranza , per quanto riguarda i tempi e i nutrienti sia dei cereali che legumi io uso la pentola a pressione , ne ho una che è un vero turbo ! È sbagliato ???
Roberta, ci mancherebbe! no, no … tu fai benissimo! XD io e la pentola a pressione ci temiamo vicendevolmente 😉
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WOW!
Ieri ho usato questo metodo per cuocere interamente (e per la prima volta) la zuppa di farro e orzo e stamattina..era lì, perfetta!
Ho fatto lo “sforzo” di aggiungere tutte le verdure, tagliate in piccoli pezzi (into little pieces) a cinque minuti dal termine della cottura dei cereali, tutto quì. 😉
Ravanello l’averci reso partecipi di questo metodo è stato, per me (che cerco sempre di far tutto low level), il più bel regalo che potessi farmi!
…infinitamente grata!
PS: gli aromi li ho infilati dentro al filtro per fare il thè, togliendoli prima di chiudere il tutto con coperchio e canovaccio..
Very Happy!
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GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Prima delle presentazioni, GRAZIE!!!!
Caro Ravanello, sbircio da poco il tuo blog partendo da una delizia di Feli arrivo qui e girovagando sperduta tra leccornie di ogni tipo, mi sono imbattuta in questa scoperta fantastica! Settimana scorsa ho preparato una minestra di farro, ceci e cannella e senza drammi la sera era pronta e cotta al punto giusto. Complimenti per il tuo blog
(Anelo a riuscire a fare la torta con cioccolato e barbabietole, per non parlare del tuo pesto di cavolo nero… mamma mia, che bontà!!!!)
Complimenti e grazie ancora!
Grazie a te!!! XD
Ciao ho scoperto questa tecnica tempo fa e l’adotto da tempo sulla pasta con ottimi risultati. Ora però volevo cimentarmi sui legumi. Secondo la tua esperienza hai un rapporto su cui regolarmi rispetto alla cottura “normale”? Ti spiego, se i fagioli borlotti su gas sono ben cotti in 2 ore con la cottura passiva quanto tempo starà a bollire e quanto tempo totale ci vorrà? Se si sa con precisione questo tempo uno poi in base alla cottura del legume o del cereale con una semplice proporzione può arrivare al tempo esatto no? 🙂 Comunque questa della cottura passiva è una cosa splendida, complimenti per l’articolo!!
Ciao Drebo, è presto fatto: ‘con la cottura passiva quanto tempo starà a bollire?’ è indicato nel post per ogni tipo di legume, ‘quanto tempo totale ci vorrà?’ … è abbastanza sovrapponibile alla bollitura piena. Poichè la uso quotidianamente da anni, spesso non ci faccio attenzione, ma noto empiricamente che la buona riuscita dipende solo e soltanto dalla quantità di acqua presente: se quest’ultima è sufficiente, il cereale ed il legume cuociono nei tempi standard. ;D CIAO … a prestooooooooooooo!
Ok grazie mille! Per fare tutto senza preoccuparmi di niente allora non mi resta che misurare anche l’acqua così dopo le prime prove saprò qual è la quantità giusta 🙂
A presto e buona giornata!
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Cara ravanello curioso, sono 25 anni che cucino ho fatto diventare un anonima trattoria di campagna un dei ristoranti più conosciuti di Genova,ora sto godendomi il sogno della vita nell agriturismo che abbiamo aperto l’anno scorso,tutto questo per dirti ,di cucina un po’ ne capisco,voglio ringraziarti per la professionalità delle tue ricette,semplici ,precise,innovative ma anche no.Descritte con una dovizia di particolari e con un linguaggio amorevole che fa venire voglia di abbracciarti mentre ti si legge.Complimenti e grazie per la fatica che fai per fare tutto così bene.Anche se sono sicuro che l’amore che traspare deriva dal piacere di maneggiare pentole e fornelli ,ingredienti che stempera la fatica di questa arte che ci accomuna .
Un abbraccio
Grazie Stefano! In bocca al lupo per i tuoi sogni!
ciao ravanella, ma si può usare la pentola a pressione? attualmente è la pentola con il coperchio che chiude meglio!
Certo che si! Ovviamente i tempi saranno molto più ristretti!