E domenica Ravanello è felicemente tornato a lezione! E si è portato a casa questa coccola culinaria che l’aiuterà a riequilibrare il corpo in vista dell’arrivo della stagione fredda. Una deliziosa, semplice e rapida “Antica Zuppa di Miglio”, una ricetta milanese riproposta in chiave leggera.
Il miglio è, purtroppo, un cereale dimenticato eppure squisito! Si discute ancora oggi sulla certa provenienza di questo cereale, ma ciò che è accertato è che la coltivazione del miglio risalga ad epoche preistoriche: in Italia è stato ritrovato in tombe del neolitico. I romani ne fecero largo uso e raggiunse la massima diffusione nel primo Medioevo, durante il quale veniva considerato un ottimo sostituto della carne nei periodi di astinenza prescritti dalla Chiesa; successivamente iniziò un lento declino nella sua coltivazione principalmente per ragioni economiche: venne infatti scartato, a vantaggio di altri cereali più produttivi. E’ comunque grazie a questo cereale stoccato nei magazzini cittadini che Venezia, assediata dai Genovesi nel 1378, si salvò dalla morte per fame ed è altresì noto che, per secoli, la polenta di miglio fu un piatto tipico dell’Italia settentrionale, in particolare in Veneto, Lombardia e Trentino.
Esistono, quindi, molte ricette antiche ed altrettante ne troviamo negli appunti di cucina delle nostre nonne, che ne hanno fatto un generoso ed intelligente impiego. Oggi vi proponiamo questa deliziosa zuppa, che ha il doppio vantaggio di essere adatta al passaggio di stagione che stiamo vivendo e di facile e veloce realizzazione!
Ingredienti per 4 persone:
- 200 gr di miglio biologico
- 1 lt di latte di soia biologico (certo … la ricetta originale prevede il latte vaccino, ma a noi piace “sgrassare”!)
- erba cipollina bio
- qualche foglia di prezzemolo bio
- sale marino integrale di Sicilia
Lavare accuratamente il miglio e metterlo, insieme al latte vegetale, in una pentola d’acciaio con il fondo alto. Salare e portare a bollore; a questo punto coprire la pentola ed abbassare la fiamma al minimo, lasciando cuocere la zuppa per circa 30 minuti.
Servirla calda in piccole ciotole, guarnita con erba cipollina e foglioline di prezzemolo.
Un buon, buon appetito da Ravanello Curioso!
(*) Dal corso “La cucina di fine estate”, ricetta dello Chef. Francesco Stefania.
renecita ha detto:
magnifica e semplicissima da fare la zuppa di miglio!!!! 10 e lode per la ricetta!
Graziella ha detto:
Questa zuppa la trovo deliziosa. Da provare sicuramente.
ravanellocurioso ha detto:
Si … direi che è l’ideale per una bella coccola culinaria! ;-D
Chiara ha detto:
ravanella ho fatto la zuppa stasera, è venuta un po’ “papposa”…è normale?
ravanellocurioso ha detto:
Ciao Chiara … diciamo che la zuppa di miglio è come una polenta liquida … non so se riesco a spiegarmi. Diciamo che il miglio con un rapporto d’acqua 1:2 (1 parte di miglio:2 di acqua) viene asciutto; con 1:3 viene “giusto”, morbido e con i chicchi ancora separati; da 1:5 in poi si fanno le zuppe, dove il miglio tende a “sciogliersi” … Per cui, con le proporzioni della ricetta dovrebbe venirti sciolto, ma percepibile perchè si è gonfiato molto, con poco liquido a ricoprirlo. (Spero di non essermi incartata nella spiegazione … ). ;-DD
Chiara ha detto:
ti sei spiegata. io ho dimezzato le dosi perchè eravamo in due, ma ha assorbito molto ed è venuto un pappone…la prossima volta metterò più latte per fare 1:3
ravanellocurioso ha detto:
Chiara, in questo modo, però, ti verrà un miglio “non zuppa”; insomma la zuppa viene dal 1:5 in su (1:6, 1:7 …), mentre con proporzioni inferiori ti viene asciutto e lo usi in altri modi ;D Un salutone
Pingback: Zuppa fredda con miglio … tipo Gazpacho | Natura e Mente in Cucina