Ravanelli cari, ma che buonissima è la portulaca? Cruda è a dir poco irresistibile, ma mi spingo ad affermare che, anche cotta, ha le sue saporitissime argomentazioni!
E non solo: la Portulaca si sposa a meraviglia con le nocciole!
Visto che a Salutiamoci arriva un treno carico di noci, nocciole e i loro derivati come pasta di nocciole, olio di noci o di nocciole, noci pecan, brasiliane, partecipo con questa ricetta e la porto da Sabrina di Les Madeleines di Proust.
C’è qualcuno che ancora non conosce SALUTIAMOCI! l’ormai famosissimo gioco di Lo, Cobrizo, Brii e Ravanello Curioso?
In questo gioco cosa si fa? Si propongono ricette, si raccolgono e si sperimentano! Qui trovate il nuovo calendario e, mi raccomando, correte tutti a vedere il bellissimo blog di Salutiamoci!
Per quanto riguarda la Portulaca, qui, su Erbe in cucina, potete trovare maggiori informazioni che la riguardano.
Wikipedia arriva in nostro soccorso per raccontarci che “È nota nelle diverse regioni con diversa denominazione: in italiano come porcellana, procaccia, purselana (Liguria), erba grassa (Lombardia), barzellana (Sardegna), precacchia (Abruzzo), porcacchia o perchiacca (Basilicata), pucchiacchèlla, chiaccunella (Campania) o picchiacchella (in alcune zone del Sannio viene chiamata, eufemisticamente, erba vasciulella per evitare il diretto riferimento dialettale al sesso femminile (la pucchiacca, in dialetto napoletano, è l’organo genitale femminile), perchiazza, sportellecchia (Toscana), andraca, purchiacca (Calabria), purciaca o purciddana (Sicilia); perchiazza (Puglia). [omissis]
Raccolta allo stato spontaneo o talvolta coltivata, viene consumata da tempi remoti come erba aromatica nelle regioni mediterranee. Le foglie crude (e i germogli), carnosette e dal sapore acidulo, si consumano in insalate, alle quali conferiscono un superiore mordente; sono utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti e si possono conservare sottaceto. Entrano anche come ingredienti di frittate e ripieni.
Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola da piante che crescevano spontaneamente, e venduta da ortolani ambulanti. Rucola e pucchiacchella erano un binomio quasi inscindibile tra gli ingredienti dell’insalata.
Nella cucina romana la portulaca o porcacchia appartiene a quel misto di varie verdure domestiche e selvatiche crude che sono consumate in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza. Anticamente questa misticanza la portavano a casa i frati passando a chiedere l’obolo alle famiglie, ed infatti in Corsica la portulaca viene tuttora chiamata “erba fratesca”.
Nella cucina siciliana ‘a purciddana è usata per la preparazione di insalate, come l’Insalata ferragostana con pomodori, cetrioli, cipolle condite con olio aceto e sale; oppure l’insalata con verdure lesse, dove le foglie ed i giovani germogli di purciddana sono usati con patate bollite e cipolle al forno. Altro uso è quello di preparare piccola frittelle di Purciddana, in cui le cime della pianta – immerse in una pastella di farina ed acqua – sono fritte singolarmente in olio ben caldo e poi servite come stuzzichini o antipasti.”
Ingredienti:
- 250 gr di portulaca
- 10 pomodorini dolci
- 1 pannocchia bollita e sgranata
- qualche oliva taggiasca denocciolata
- nocciole in quantità
- olio EVO
- sale fino integrale
Lavare in abbondante acqua tutta la portulaca e togliere tutte le foglioline: asciugare con cura. Unire tutti gli altri ingredienti e condire.
Un’insalata deliziosa, che abbina il sapore deciso della portulaca, acidulo quasi piccantino, con le note dolci di pomodorini e pannocchia. Il sapido delle olive taggiasche dà carattere ed il croccante delle nocciole arriva davvero a darvi il colpo di grazia!
‘Con questo articolo partecipo, molto timidamente, alla raccolta ‘Fitoalimurgia’ di ‘Passato tra le mani’. Andate a visitare la sua pagina, a questo link, dove troverete riunite “le idee chi ha voluto unirsi sotto il segno del selvaticume e della spontaneità. Qui i suggerimenti per collaborare all’iniziativa.”
E, come sempre, un buon, buon appettito da Ravanello Curioso.
PS: ci trovi anche su Facebook.
Titti ha detto:
Finalmente riesco….. a mettere il naso fuori e venire a trovarti! E’ stato un periodo di intenso lavoro! Quasi quasi rimpiango il passato….. 😀 😀 😀
ravanellocurioso ha detto:
Titti bella, comunque vada ci si vede il 28! ;-D
Daria ha detto:
Anche tu con la portulaca! 🙂 Qui la adoriamo e la infiliamo in tutte le insalate!
ravanellocurioso ha detto:
Eh eh una grande e deliziosa scoperta! ;-D
neofrieda79 ha detto:
Scritta magistralmente, grazie ❤
ravanellocurioso ha detto:
di magistrale qui c’è solo la tua raccolta!! ;-DDD
valentina ha detto:
ragazze, ma fra te e la felicia, mi avete troppo incuriosito con la portulaca!tapina io che pensavo fosse solo un bel fiore…vedo che qua tutte la conoscete, mi sento aliena.buona in insalata.
ravanellocurioso ha detto:
Io l’ho trovata per caso al negozietto biologico e non ho potuto resistere … troppo tempo che ne sentivo parlare ;-D
Lo ha detto:
ho visto la portulaca da Feli ora da te…e credo prima di tutto nel mio gardino…ma prima di sapere che era portulaca e che era buono…quindi il galletto terminetor l’ha buttata olèèèèèèèèèèèèè
ravanellocurioso ha detto:
… per farti felice, ti dico anche che qui a Milano, negozio bio in centro, costa 4.80 al kilo … sicchè tienila da parte e non la buttare più viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ;-D
Felicia ha detto:
Mi sono innamorato della portulaca al primo assaggio…. hai proprio ragione anche cotta ha il suo perchè!!!! da provare aggiunta ai passati di verdura, la sua composizione gelatinosa rende il passato irresistibile 😉 in insalata è perfetta!!!!
ravanellocurioso ha detto:
… seguirò le tue indicazioni!!! Io per ora l’ho sperimentata in poche ricettuole, ma corro ai ripari! ;-D
LaMichi ha detto:
portulaca ordinata grazie a questa ricetta, arriva mercoledì
gnam! ciaociao
ravanellocurioso ha detto:
buoniiiiisssssssssssima! vedrai!
LaMichi ha detto:
buonissimissima, avevi proprio ragione 🙂
ravanellocurioso ha detto:
😉
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Martina ha detto:
Buonissima la portulaca! noi ne mangiamo molta perchè ci infesta il giardino!
in insalata conserva maggiormente il suo gusto particolare, ma anche cotta in padella con un soffrittino di cipolle è davvero gustosa!
ravanellocurioso ha detto:
sballo!!! anche io vorrei mi infestasse il giardino ;-D ma ancora non ce l’ho!!! mannaggiaaaaaaaaaaaaa
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Monia ha detto:
Fantastiche le erbe spontanee in cucina: sane, gratis e buone… cosa desideriamo di più!? Grazie per aver condiviso questo bel piatto gustoso e colorato! Ciao da Bologna, Monia.
ravanellocurioso ha detto:
Ciao Monia, è vero! Sono una risorsa preziosa e vorrei farne sempre maggiore uso ;D Un saluto a te.
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