Eccoci qua, con un omaggio al finocchietto selvatico, l’ultimo rimasto!

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di riso integrale bio (cotto ad assorbimento)
  • 1 lt di brodo vegetale (io uso il dado vegetale fatto in casa)
  • 3 mazzi di finocchietto selvatico
  • 4 C di mandorle bio
  • 1 C di aceto di mele bio
  • 2 C di malto integrale di riso bio
  • olio EVO bio qb
  • sale integrale fino qb
  • olive taggiasche bio

Procedimento: prendere 2 mazzi di finocchietti selvatici, togliere le parti più dure, lavarli delicatamente con un panno bagnato e mettere ad asciugare. Lasciare invece intero il mazzo di finocchietto rimasto, lavandolo quel che basta.

Preparare una pentola con 900 ml di brodo vegetale ed immergerci il mazzo non tagliato: cuocere per una quindicina di minuti, facendo sobbollire a fuoco coperto; infine levare i finocchietti bolliti (*). Avremo così un brodo di cottura profumato, che legherà ottimamente con la salsa al finocchietto crudo.

Versare tutto il riso integrale nel brodo, portare a bollore a fuoco vivace, chiudere con coperchio, abbassare la fiamma al minimo e far cuocere (tempo stimato: 40 minuti; se invece usate il metodo della non cottura, spegnete il fuoco dopo 5 minuti ed andate pure al lavoro. La sera il vostro riso sarà pronto.).

Preparare la salsa al finocchietto: con un minipimer frullare il finocchietto crudo con malto, aceto, mandorle e olio. Far intiepidire appena i 100 ml di brodo vegetale tenuto da parte ed usarli per allungare la salsa. Assaggiare ed aggiustare a proprio gusto.

Riprendere il riso e, con l’aiuto di un coppapasta, metterlo in forma direttamente nei piatti dei commensali: versarvi sopra la salsa al finocchietto (o, se preferite, amalgamatela direttamente in pentola) e decorare con qualche oliva taggiasca, per una decisa nota di carattere. Servire caldo.

Con questa ricetta partecipo al Contest “Golosità Vegane d’Autore” nella Sezione Salato, perchè Ale ci dice che: “ho appena pubblicato la mia 200° ricetta ed il 10 ottobre il mio blog compie un anno, perciò si festeggia!!!”. Bravissima, instancabile Ale … tanti auguri per la tua bella avventura!

E come sempre un buon, buon appetito da Ravanello Curioso!

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(*) I gambi più duri potete destinarli al compost, mentre il resto del finocchietto bollito tenetelo da conto e, dopo averlo tagliato finemente, fatelo saltare con uvetta e pinoli per un goloso condimento di un buon piatto di pasta integrale.