Della crostata alla marmellata, abbiamo già parlato qui! Ma, se possibile, c’è qualcosa che, all’interno della suddetta categoria, è ancora più buono: la crostata alla marmella di susine.
E quando parlo di marmellata di susine, intendo quella preparata con SOLA frutta appena raccolta, magari di piante selvatiche e cucinata in purezza: SENZA NESSUN INGREDIENTE AGGIUNTO. Si, perchè la marmellata viene decisamente bene anche senza addizioni, come ci dimostra con grande perizia la bravissima Annalisa di Passato tra le mani.
Visto che siamo fuori stagione e non c’è modo di prepararsi la marmellata in casa, io vi suggerisco questa che trovo al supermercato: la marmellata di susine dell’Azienda Agraria San Benedetto di Montepulciano. Credo fermamente che non abbia eguali: solo mia nonna riusciva a farla più buona, con le susine selvatiche e generose delle nostre colline. Non ho mai trovato un gusto uguale o un prodotto che le potesse vagamente assomigliarle, nemmeno tra gli scaffali dei negozietti bio o tra le marmellate dolficificate con succo di mela o uva et similia.
Leggete gli ingredienti di questo barattolo e godete:
“S U S I N E F R E S C H E”.
STOP.
“Susine di Montepulciano: frutto polposo della nostra terra, proveniente da albero selvatico coltivato in frutteto; se ne ricava una conserva di sapore gradevolmente amarognolo perchè cotta alla fiamma.”
PS: non mi paga nessuno per la pubblicità, già lo sapete e francamente ignoro se l’Azienda in questione sia pro o anti vegan o … indifferente, ma io non conosco una marmellata altrettanto buona.
Questa mia umile versione della crostata è un riadattamento della frolla all’olio di Montersino di cui abbiamo già parlato qui e qui. Le dosi sono per una teglia da 28 o 30 cm.
Ingredienti:
- 250 gr di farina di tipo 2 bio
- 250 gr di semola di grano duro rimacinata e bio
- 200 gr di gulamerah o zucchero di canna integrale
- 125 ml di acqua
- 70 ml di olio EVO delicato bio
- 70 ml di olio di girasole spremuto a freddo e deodorato bio
- 1 pizzico di sale integrale
- 1 buccia di limone bio grattuggiata
- 1 presa di vaniglia in polvere bio
- 1 presa di cremortartaro (facoltativo)
- 1 vasetto di marmellata senza zucchero, almeno 400 gr
Info sugli ingredienti e sulle combinazioni: le trovate qui spiegate con maggiore dettaglio. Quanto al gulamerah che è un non-zucchero che sto usando nelle ricette dove si rivela necessaria la presenza di uno zucchero “solido”, dispongo finalmente di maggiori notizie gentilmente fornitemi dalla mitica Lo di Galline 2ndLife che mi ha segnalato due link: li trovate qui e qui.
Procedimento: in una ciotola capiente versare l’acqua ed il gulamerah; mescolare fino a far sciogliere lo “zucchero”. Unire un pizzico di sale, la presa di vaniglia, la scorza di limone grattuggiata ed il cremortartaro (se avete deciso di adoperarlo) e girare per bene.
Aggiungere i due oli e mescolare per bene fino a quando acqua e olio vi sembreranno ben amalgamati. A questo punto aggiungere le farine; prima una e mescolare per bene, poi l’altra ed impastare con le mani fino ad ottenere una palla: risulterà un poco appiccicosa, ma compatta e, grazie alle semola, avrà un bel colore giallo.
Prendere la palla e prelevare metà impasto: usando le mani, stendere l’impasto nella teglia, che avrete ricoperto di carta da forno e bucherellare tutto con una forchetta; fare una bella biscia ciocciotta da usare per il bordo della crostata.
Ricoprire il tutto con la vostra marmellata: ve ne occorrerà un vasetto di almeno 400 gr.
Stendere l’altra metà dell’impasto e tagliare con il rullo per losanghe; con gli avanzi di pasta, realizzare tanti piccoli fiorellini, di misure diverse, e sovrapporli: usarli per decorare tutta la crostata.
Una volta conclusa la preparazione, mettere la crostata in frigorifero per un paio d’ore (dettagli qui). Accendere il forno a 180 gradi ed infornare per circa 35/40 minuti o fino a quando la vostra crostata avrà un bel aspetto ambrato.
Con questo impasto, il risultato “frolloso” è garantito anche oltre la settimana: la crostata non secca, non indurisce, ma rimane ottima per diversi giorni.
E, come sempre, un buon, buon appettito da Ravanello Curioso.
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papinamoon ha detto:
complimenti!! è uno spettacolo!!! i fiorellini sono stupendi!!!! secondo me anche buonissima!!!
ravanellocurioso ha detto:
buona buona, davvero! E poi è una crostata … per me vince ad occhi chiusi su tutti i dolci ;D Un bacioneeeeeeeeeee
ANDREA ha detto:
CIAO MA QUESTE MARMELLATE CI POSSONO TROVARE ON LINE? GRAZIE!
ravanellocurioso ha detto:
Andrea prova a scrivere direttamente all’azienda! Io, in passato, me ne sono fatte spedire delle grosse quantità perciò so per certo che consegnano a domicilio. XD un saluto
andrea ha detto:
Grazie!
SarinaElba ha detto:
La marmellata di susine è la mia preferita in assoluto. Mia nonna, polacca, sta in campagna e quando ci spedisce la marmellata di susine “selvatiche” fatta in casa è una gioia. Purtroppo dura poco però, è così buona che in un batter d’occhio è già finita. Cercherò questa marca che hai citato! Bella ricetta cmq, da provare!!
alicegrandi ha detto:
Che meravigliaaaa *_* Ti avevo già detto che la crostata è uno dei miei dolci preferiti…che amo preparare anche io nella maniera più genuina possibile: quindi evviva la frolla all’olio e le marmellate 100% frutta, di solito le faccio da me cuocendo la frutta che spesso mi viene regalata dal contadino vicino casa…non serve aggiungere altro perché quando è ben matura la frutta ha già la sua golosissima dolcezza 😛
Volevo avvisarti che mi sono permessa di condividere sul mio blog, nella mia ultima ricetta, la tua idea della polvere magica di agrumi…ovviamente citando la fonte 😉
A presto e complimenti ancora per questa bontà!
Marta Filipponi ha detto:
Stupenda!! e anche in piena acidita’ di stomaco gravidica non riuscirei a dire di no ad una fetta di questa sana squisitezza!! 🙂
Elena ha detto:
In quale supermercato trovi una squisitezza simile, se è concesso?
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