Cari Ravanelli, dovendo arrenderci all’inverno e al freddo, corriamo ai ripari con un rimedio universale: una bella coppetta di crema ganache. Io me la godo appena fatta, quando ancora è tiepida.
- 100 gr di cioccolato fondente bio
- 200 ml di panna vegetale bio
Procedimento:
Sciogliete su fiamma bassissima il cioccolato fondente, spezzettato grossolanamente.
COSA???” dirà qualcuno … “d i r e t t a m e n t e s u l f u o c o?”.
Si si … sciogliere il cioccolato su fiamma bassissima! Mica volete perdere tempo con il bagnomaria?
Intorno ai 40 gradi il cioccolato fonde: praticamente d’estate basta tenere il pentolino a temperatura ambiente. D’inverno dovete stare solo attenti a fare l’operazione sul fuoco tenendo la fiamma al minimo ed usando un ottimo tegamino di acciaio con il triplofondo.
L’operazione del bagnomaria si giustifica se lavorate direttamente su una stufa o sul fuoco di un camino (dove il calore non è costante, ma è tremendamente romantico) e/o se lavorate con leggeri pentolini di alluminio (un consiglio? BUTTATELI TUTTI!) e sparate la fiamma al massimo.
Se invece avete una cucina a gas ed un buon pentolino d’acciaio con il doppio/triplo fondo o magari disponete anche di quei meravigliosi spargifiamma di ghisa che si usano per cuocere i cereali integrali (conoscete il metodo della non cottura, vero? Qui tutte le info!), allora l’operazione del bagnomaria diventa superflua: il cioccolato fonde a 40° C (temperatura alla quale diventa liquido) e le prescrizioni che rendevano obbligatorio il bagnomaria, risalenti ad inizio ‘800 e tramandate nei Sacri Testi, non hanno più ragione di sopravvivere, se non per sopravvenuto ed ostinato spirito nostalgico.
Sia chiaro: io vi do ragione anche in questo secondo caso! ;-D
Dicevamo … sciogliere il cioccolato su fiamma bassissima, unire la panna tutta in un colpo e girare per qualche secondo: vedrete la crema ganache nascere per magia sotto i vostri occhi.
Spegnere il fuoco: la crema è pronta.
Se conservata a temperatura ambiente, si mantiene cremosa.
Se invece la usate per copertura, potete poi tranquillamente riporla in frigo.
Se la finite subito e non avanza per nient’altro, avete la mia benedizione.
Come la uso io? In coppetta con i frutti di bosco, per farcire i baci di dama, per la crostata con ganache di cioccolato, per la crostata di castagne, per rivestire la chocolate beet cake … e voi? In molti altri modi che vi suggerirà la fantasia.
un buon,
buon appetito
da Ravanello Curioso!
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anna ha detto:
ciao, potresti darmi qualche indicazione su panna vegetale bio ? perchè non son tutte uguali, alcune hanno un retrogusto da “fagiolo” per niente gustoso. Grazie.
ravanellocurioso ha detto:
Cara Anna, in questa ricetta la panna è sottoposta a riscaldamento ed il retrogusto è completamente coperto dal cioccolato. Non ti preoccupare … abbi solo cura di scegliere un prodotto con ‘buoni’ ingredienti.
relaxingcooking ha detto:
che meraviglia, viene davvero voglia di infilarci il cucchiaio 🙂
ravanellocurioso ha detto:
XD
Roberta ha detto:
Direi fantastica come sempre!!! Sei una vera certezza!!! Per per la condivisione
Buona giornata
Carmen Luciano ha detto:
Woe deve essere favolosa!! La farò.
Grazie!
Ilaria ha detto:
Ciao, ho provato a farla anche io, ma ho sciolto il cioccolato in una pentola non di alluminio ed è rimasto comunque buono 🙂