Ciao a tutti, amici Ravanelli! Oggi continuiamo con le preparazioni di base ed andiamo a scoprire un delizioso formaggio di soia: la ricotta! Laddove la ricotta sia prodotta con latte vaccino, la vediamo trionfare nei testi classici della cucina italiana: è un formaggio dal sapore delicato che si presta a mille impieghi. In versione vegan, si realizza in un baleno, con del semplice latte di soia e qualche cucchiaio di aceto.
E’, sul serio, assai simile per sapore e consistenza alla ricotta vaccina, sicché allo stesso modo può essere impiegata … spazio alla fantasia od alla reinterpretazione della tradizione. Nulla vi è precluso, miei cari!
Questa sera, a cena, Ravanello l’ha gustata con un’emulsione di olio EVO ed aceto balsamico, rinforzata con un trito di erba cipollina e pomodorini secchi … praticamente un orgasmo per il palato!
Ingredienti per ottenere una formaggella di ricotta di soia da 300 gr ca:
- 1 litro di latte di soia bio e naturale
- 1 pizzico di sale integrale
- 6/7 cucchiai di acqua
- 2/3 cucchiai di aceto di mele
Una parentesi IMPORTANTISSIMA sul latte di soia adatto per fare la ricotta:
- se lo autoproducete, non aggiungete niente, oltre all’acqua ed alla soia;
- se, invece, preferite del latte di soia acquistato, assicuratevi che sia prodotto soltanto con “acqua” e “soia” e NULLA PIÙ (mi raccomando: il latte deve essere senza sale o zucchero, non addizionato, insomma naturale, altrimenti rischierete che la vostra ricotta non cagli affatto).
In rete trovate moltissime ricette di splendide ricottine vegetali: molte prevedono l’impiego di più aceto (spesso 5 C per lt di latte di soia) e quindi richiedono, anche, una successiva “sciacquatura” sotto l’acqua corrente (operazione che si rende necessaria per eliminare l’eccesso di sapore acido che l’aceto conferisce al formaggio). Noi preferiamo proporvi questa versione che tecnicamente si avvicina a quella della produzione del tofu (dove il nigari viene fatto sciogliere nell’acqua calda per ingentilirne il sapore) e che suggerisce l’impiego di aceti più “rotondi” e “morbidi” (mele o riso, ad esempio), in quantità molto più discrete (2 o, al massimo, 3 C per litro). In questo modo il retogusto di aceto sparirà completamente, senza difficoltà ulteriori nella realizzazione.
Ormai lo sapete … Ravanello ama ciò che è semplice e facile per tutti!
ECCO COME FARE LA RICOTTA DI SOIA IN 5 MINUTI!
Prendete due pentole: in una verserete il latte di soia, mentre in un bricco piccolino metterete acqua e aceto. Ponete entrambe sul fuoco e portate i liquidi a bollore.
Acqua e aceto, viste le ridottissime quantità, bolliranno in un attimo: abbassate il fuocherello e fate sobbollire, mentre aspettate che il latte di soia raggiunga il suo punto di bollitura.
Appena il latte di soia bolle, spegnete il fuoco e versate nella pentola la soluzione di acqua ed aceto: et voilà! Date una veloce rimestata e godetevi lo spettacolo: la ricotta si caglierà subitissimo e, sotto il vostro sguardo sorpreso, si formeranno i caratteristici fiocchi!
E voi sarete felici e soddisfatti ;-D
A questo punto potete aggiustare di sale e chiudere con un coperchio, lasciando riposare la ricotta per almeno un’oretta o aspettando che la pentola ritorni a temperatura ambiente.
Mettete infine la ricotta in forma, ossia versate tutto il contenuto della pentola:
- in una fuscella da formaggio di plastica
(le potete recuperare in qualche supermercato o bancarelle di formaggi; ne buttano via decine ogni giorno) o di paglia (io uso questa, di paglia semplice; poi la faccio bollire in acqua ed aceto e la lascio asciugare all’aria aperta; d’inverno l’operazione non è semplicissima: meglio riservare questa opzione per l’estate e far asciugare la fuscella alla luce del sole)
- oppure in un semplicissimo colino
e mettete a colare la ricotta per un giorno; come per il caprino o formaggio di yogurt, potete anche aumentare il tempo di riposo, fino a 2 o 3 giorni: cambieranno le consistenze, la ricotta si farà più compatta ed anche gli aromi giocheranno. E voi … giocate liberamente …
Potete gustare la vostra spettacolare ricotta al naturale, con un goccio d’olio e sale oppure impiegarla come meglio credete.
E veniamo alla domanda di riserva: ed il liquido che avanza? Usatelo per cucinare, per diluire salse, per il pane … ricordate solo che è leggermente acidulato e salato.
E, come sempre, un buon, buon appetito da Ravanello Curioso.
PS: ringrazio di cuore Emy, da Londra, e Comix, dalla nebbiosa campagna milanese, per il decisivo dis-contributo alla stesura di questo post! Vi bacio
AGGIORNAMENTO del 27/01/2015
Qui una preziosissima guida ai latti vegetali: http://vegefforts.blogspot.it/2012/09/il-migliore-latte-vegetale.html
ok, help per me che sono gnuranta: “C” sarebbe??
ciao SIbia! “C” maiuscola sta per cucchiai e “c” minuscola per cucchiaini! Mea culpa, comunque … mentre scrivevo il post, chattavo con amici … gli stessi cui ho dedicato la ricetta! E sapevo che avrei fatto qualche disastro! Ora aggiungo la legenda anche nella ricetta! ;-D
è meravigliosa! è da sempre che mi dico che la farò.. invece.. sono un po’ scoraggiata perchè tutti mi dicono che ne verrà fuori pochissima. magari questa è la volta buona che mi cimento!
ciao Herbs! in effetti non ne viene tantissima, 300 grammi più o meno. Ma basta non buttare via il liquido avanzato così non hai l’impressione di aver buttato via soldi ;-D
Grandissimo Rava!
Dopo il vegrino (a proposito ti farò sapere dell’esperimento riuscito) mi toccherà provare anche la ricotta vegan.
Grazie! 🙂
Ciao EpiNeo .. indovina? Libro letto e quante risate (tra l’altro ho anche imparato una serie di cose che non sapevo ;-D)! Ora l’ho già passato a famigliari e similari! Pino è proprio un grande! … e si, la ricotta bisogna provarla! Devo dire che quella di ieri sera con semplice erba cipollina e pomodori secchi, era uno spettacolo. Gnam gnam …
Ciao Rava!
Quel libro è una genialata. Non solo per i contenuti (ritengo che la verità sia ancora più estrema di quella lì raccontata) ma per il modo di raccontarla. Quelle “pillole” sono talmente veloci da leggere che nessuno è in grado di accampare scuse per non informarsi. Oltre al fatto che sono anche spiritose.
Mio padre, dopo anni che ha visto crescere libri su quegli argomenti sulla scrivania, ha deciso di iniziare a leggere proprio da quello. E adesso “fa il figo” proponendolo pure ad amici e conoscenti!
Hai ordinato “Con lei sarò Franco”?
Uau Rava, questa ricotta sembra a prova di onnivoro 😀 😀
A presto, ciao!
Lo spettacolo teatrale è lì, nella “lista dei desideri”. … appena riesco faccio l’ordine … mi incuriosisce troppo!
E’ ora di provarla, è deciso! Il latte ce l’ho, e mi avete messo sempre più curiosità su questo libro, tu e Epineo. Siccome non trovo il post, potresti indicarmi titolo e autore? Grazie mille e scusa l’off topic.
Un saluto.
ciao Spirulina! per la ricottina … è proprio da fare! Per il libro, in effetti non c’è un post, è tutto merito della segnalazione dei Epi-Neo; i riferimenti sono pino africano – aprite le orecchiette. E’un libercolo veloce, con piccole pillole-aforismi-boutade sull’alimentazione (non ti aspettare un libro “serio”, ecco! Sono paginette con al massimo 10 righe di testo l’una). Devo dire che l’ho trovato efficace ed anche un buon mezzo per avvicinare chi non ha tanta pazienza di (o dimestichezza per) affrontare i mattoni scientifici tipo China Study … ! Facci sapere che te ne pare. ;-D
Quando faccio la ricotta di soia ,aggiungo uno yogurt bianco con fermenti lattici(naturalmente di soia) e al posto dell’aceto uso il limone che non ha bisogno di essere sciacquato
… interessante … e quanto yogurt e limone usi? ciao da Ravanello Curioso!
ha ecco dovevo quindi aggiungere la prova: l’ho fatta e mi è venuta benissimo ^^
grazie cara! Felicissima dei tuoi risultati … e grazie per essere passata! un abbraccio
fantastico, in un post almeno tre cose nuove imparate! complimenti.
thanks a lot! e che bel blog che hai! ammazza … quella gelatina mi fa gola! ;-D
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Ciao, che bello la ricotta senza dover sciacquare!! L’ho appena provata ed è molto buona… volevo anche dirti, però, che io avevo in casa solo il latte di soia della Alpro, zuccherato. E quindi ho provato, nonostante i tuoi ammonimenti 😉 Il risultato è stata una bella ricottina dolce, ha cagliato benissimo! Mi serviva per un dolce, quindi è perfetta!! Ciao e grazie! 😀
Ma che bella notizia mi dai? Io ho provato qualche rara volta con del latte di soia addizionato di sale … e non è cagliato niente ;-). Ma visto che tu hai fatto il test e funziona, allora possiamo considerare che l’Alpro con lo zucchero caglia! E poi è anche simpatica l’idea di averlo già dolce per farci un dolce! Brava Sara! Un caro saluto Ravanello
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Sto da pochissimo escludendo i latticini dalla mia dieta (per ora con enormi sofferenze….ma spero di abituarmi presto 🙂 ) e avrei una domanda….si possono fare ugualmente ricottine simili con altri tipi di latti vegetali? Tipo quelli derivati dai cereali (mi riferisco ai ”latti” di farro, miglio, avena…ecc ecc)?
Avete mai provato o, a stare alle vostre esperienze, pensate possa valere la pena provare? Ho la scorta di latti alternativi per 6-7 mesi, ma quello di soia, che non gradisco particolarmente da bere, proprio non ce l’ho :-O
Grazie :-))
Ciao Barbara, la cagliata consiste nelle formazione di un reticolo gelatinoso scatenata da unagente cagliante e determinata maggiormente da proteine e grassi presenti nel latte. La soia ha il vantaggio di essere grassa e proteica e quindi si comporta similmente al latte vaccino. Puoi fare degli esperimenti con il latte di mandorla (ma dovrai usare uno telo molto fitto perchè la cagliata risultante non è grossa come quella del latte di soia) o con latti autoprodotti da altri legumi, andando a scegliere quelli più simili alla soia per struttura (http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/legumi.html): io suggerirei quello di ceci, ma non ho fatto ancora esperimenti al riguardo. Anche se mi hai dato un’ottima idea … appena arriva l’autunno e le temperature calano, mi metto sotto con gli esperimenti. Ciao cara e grazie della visita
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Bellissima cara!
Voglio provare anch’io a farla,ma in casa mi è rimasto solo dell’aceto di vino,va ugualmente bene??
Altra domanda:quando metto il tutto in frigo a scolare,la devo coprire con qlc?!?
Grazie 1000
Cara Laura, l’aceto di vino ha un sapore troppo deciso e rischieresti di avere una ricotta con un retrogusto troppo caratterizzante; se si usa tale aceto, spesso si deve ricorrere a lunghe sciacquature per cercare di eliminarne l’aroma. Diciamo quindi che e’ una soluzione di ripiego e non garantisce un risultato ottimale (la ricotta deve avere un sapore neutro e non acido). …. E per quanto riguarda la seconda domanda: no, non ti preoccupare, non e’ necessario coprirla. Se hai altri dubbi, chiedi pure . . . Se non rispondo subito e’ perché non ho sempre connessione e pc. Ciao da ravanello.
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ecco io ho provato poco fa a fre la ricotta , ma anche se credevo di avere comperato il latte di soia naturale….in realta e’ salato 😦 …ho voluto provare lostesso ….peccato non e’ venuta !tornero’ a comperare il latte . Non mi do pre vinta voglio farla !!!!!!
;-D ti capisco … per consolarti ti racconto quello che ho fatto io un giorno: ho trovato il latte di soia in offerta, ne ho comprati 15 lt, e mi sono portata tutti i cartoni a mano, a piedi fino a casa per un bel pezzo di strada … lo ammetto, ero distrutta, ma il mio obiettivo era avere una bella scorta per farmi le ricottine quando volevo .. e poi??? C’ERA DENTRO IL SAAAAAAAALEEEEEEEEEEE ;-D
non volevo darmi per vinta ! ho fatto 2 telefonate ai negozi bio…..ma quando ho detto che volevo la soia naturale senza rucchero o sale hanno letto le etichette eeeeeeeee….il sale c’e’ !!!!! provero’ a farla dolce visto che in casa ho quello dell’ Alpro ! Se e’ venuta a Sara verra’ anche a me !!!!!!Grazie comunque !
fantastico !!!!!!!!e’ venuta !!!!!!!!!!!!!!!!!:) 🙂 🙂
si! evvai! ;-D
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Ciao Ravanellocurioso!
Ho provato la tua ricotta ed è buonissima!
Con una parte di quella cho ho ottenuto ho preparato una torta salata e l’ho postata sul mio blog, dove ti ho citata e ho messo il link alla tua ricetta… Spero che ti faccia piacere, ma se così non fosse, fammelo sapere che tolgo tutto!
Grazie grazie 🙂
Ma sicuro che mi fa piacere ! E che bellissime ricette che hai pubblicato! Complimenti, anche per le foto magnifiche! Un grande saluto dalla Ravanella.
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Grazie millemille Ravanella!!! 🙂
provo subito a farla!!! complimenti per la spiegazione chiara passo passo del procedimento 🙂
grazie ! Fammi sapere come ti viene …. vedrai! La ricotta apre un mondo di sperimentazioni ;-D
Non ero mai riuscita a farla!! Negli altri procedimenti che ho letto non bisognava portare il latte ad ebollizione, forse è quello che mi fregava.. o forse non era il momento giusto! Comunque con la tua ricetta è venuta perfetta e deliziosa! E l’ho fatta due volte: dopo aver estratto la prima cagliata, ho portato nuovamente a bollore, aggiunto ancora 2 cucchiaini di aceto con 6 cucchiaini d’acqua e… ne è venuta ancora! Circa la metà, con i fiocchi più piccoli e quindi più cremosa. Grazie mille!!
Ma che bello! son contenta che ti sia venuta! ;-D A me piace perchè non si sente davvero il gusto d’aceto e questo la rende utilizzabile in mille ricette ;-DDD
ciao a tutti!! mi consigliate qualche marca di latte che si trova nei negozi bio e che non è salato? grazie a tutti!!!
Mi sa che hai già visto la risposta su FB ;D Ciauzzz
Ciao! Volevo fare la “ricotta” di soia per poter farcire dei cannoli, ho usato un tofu molto morbido ma il risultato finale ha un retrogusto eccessivo di soia, come si puo eliminare? Senza però coprirlo con altri aromi eccessivi.
Ciao Giuseppe, che piacere averti qui! Ho visto il tuo blog ed è spaziale! Dunque … hai usato tofu kinugoshi o silken tofu che dir si voglia? Il retrogusto persistente dipende dalle modalità produttive: capita più spesso con i tofu italiani e lì è difficile far sparire il retrogusto senza cuocere, a meno di non usare sapori più forti per “coprire”, ma non è il tuo desiderio. In alternativa il tofu è da cuocere perchè si tratta sempre di un prodotto in cui la soia viene appena scottata … mentre avrebbe bisogno di tempi più lunghi per cuocere e, quindi, per non sapere più di soia; mi è capitato di aver visto in qualche cucina del tofu morbido che veniva cotto con un pò di latte di riso e agar agar, trasformato in un kanten neutro ma dal gusto leggermente dolce e poi raffreddato e poi rifrullato per essere usato come crema soda. Hai mai provato ad acquistare del tofu asiatico? Quello si che ha un sapore neutro, neutro! C’è un negozio fornitissimo a Milano, non ricordo l’indirizzo, ma di sicuro ci sapranno aiutare i nostri amici di “vegani a milano”. Oppure fai la “ricotta di soia”: ci vogliono 5 min, non ha nessun retrogusto, assomiglia incredibilmente ad una ricotta di latte vaccino e si presta benissimo sia a farcire i cannoli, che a fare pastiere, ecc … ecc … Un grande saluto dalla Ravanella!
Ciao! Ho seguito il tuo consiglio ed il retrogusto cattivo è scomparso del tutto! Io sono di Milano e ultimaamnte mi sto fornendo da un negozio di formaggi di soia in Paolo Sarpi, buoni e adattissimi alle creme dal costo oserei dire irrisorio… Il kanten non lo ho mai fatto col tofu ma a questo punto scatta la prova 🙂
A presto!
Giuseppe, ho visto le foto dei cannoli! Complimenti davvero ;-D
Ho finalmente provato a fare la ricotta di soia. E’ davvero facile ed è venuta una bella ricottina dal gusto delicato. Ho utilizzato 3 cucchiai di aceto di mele come da ricetta.
Volevo segnalare il latte utilizzato che ha prodotto rapidamente fantastici fiocchi.
E’ il latte di soia bio della Coop, quello semplice, solo soia ed acqua. (la Coop ne fa anche uno con aggiunta di calcio, vitamine, ecc.ecc.). Ed è anche molto economico!
Grazie per la preziosissima segnalazione!!! XD XD XD
Siete dei miti!
Segnalo anche una prova fallimentare (tanto per evitare ad altri la delusione).
Il latte di soia biologico della Biotrend in vendita da Lidl non va bene…. Devo dire che ho voluto provare nonostante avessi letto che contiene anche il sale. Avevo pensato che un po’ di sale forse non avrebbe creato probelmi, visto che nella ricetta va aggiunto anche quello….. e invece no, niente fiocchi!
Dopo la prima prova ben riuscita con il latte della coop ho usato con ottimi risultati anche quello della Sojade. Di nuovo ho ottenuto un’ottima ricotta!
Ricapitolando:
SI : Latte di soia bio della COOP (il tipo semplice)
Latte di soia bio della SOJADE
NO: Latte di soia bio della BIOTREND (Lidl)
Andrò avanti nei miei esperimenti ed aggiornerò l’elenco. Se qualcuno vuole aggiungere altre marche può venir fuori un’elenco utile per tutti.
Grandissima! Anche io confermo LIDL: NO! Un giorno che era in offerta ne comprai 20 cartoni per farci la ricotta … … tristissima ed amara scoperta fu! XD XD XD
Ho fatto un piccolo esperimento, non so se qualcuno mi ha preceduta, comunque lo condivido con voi.
Sapendo che avrei presentato la mia ultima ricottina circondata da tanti bei pomodorini tagliati a pezzettini e conditi con sale, olio e basilico ho voluto provare ad aromatizzarla con dell’origano (che io adoro) “dall’interno”. Così ho mescolato il cucciaino di sale grosso della ricetta con due cucchiaini rasi di origano essiccato.
Quando è stato il momento di aggiungerlo al latte, dopo aver versato l’aceto con l’acqua, avevo una gran paura. Temevo che impedisse al latte di formare i suoi bei fiocchi….. e invece no!
I fiocchi si sono formati perfetti come sempre ma al loro interno racchiudevano l’aroma fantastico dell’origano.
La mia ricottina aromatizzata ha avuto un grandissimo successo.
L’origano, il basilico e l’olio evo l’hanno inondata di profumi estivi. Che bontà con quei pomodorini….
Ripeterò l’esperimento con altre erbe, pensavo all’erba cipollina ad esempio. Che ne pensate?
Ravanello non finirò mai di ringraziarti per questa ricetta.
Priscaaaaaaaaaaaaaaaaa …. avanti tutta con le sperimentazioni! E grazie per aver condiviso questo geniale trucchetto! ❤
Io con il latte LIDL ho provato e funziona !!! Sul mio blog trovate la ricetta se volete 🙂
Troppo buonoooooooooo!
Ciao Ravanello ! Vorrei tanto preparare anche io una buona ricottina di soia, ma sono risultata intollerante ai lieviti , intolleranza che include anche tutto ciò che è il risultato di fermentazione. Per farla breve..non posso usare nessun tipo di aceto, ma solo il succo di limone. Dici che viene ugualmente ? Grazie!!!
direi proprio di si! Sostituisci con la stessa quantità … poi se vedi che il sapore di limone è troppo forte, risciacqua sotto l’acqua corrente la ricottina. Avrai una perdita di prodotto sensibilmente maggiore, ma direi che è un rischio che vale la pena correre ;D Auguri di Buona Pasqua intanto!
Ciao Ravanello, che bello il tuo blog! ruberò un sacco di idee. ho comprato il caglio vegetale per evitare il retrogusto che dicono, ma nn so le dosi da utilizzare, che mi consigli? Grazie 🙂
Scusa Laura che intendi per caglio vegetale?
Proprio il caglio vegetale, preso online (Ceppi di microrganismi Rhizomucor-miehei MT; sale comune (Cloruro di sodio); sale di sodio (Sodio Benzoato 0,5%).) Grazie!
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Ciao, secondo te posso usare questa stessa metodologia.. da te descritta così bene.. per fare la ricotta di mandorle? oppure necessita di qualche variazione?
grazie
buona cucina
Samantha
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Posso sapere la ricetta del trito che hai messo sopra la ricotta?
Pierpaolo, copio dal post: ‘Questa sera, a cena, Ravanello l’ha gustata con un’emulsione di olio EVO ed aceto balsamico, rinforzata con un trito di erba cipollina e pomodorini secchi … praticamente un orgasmo per il palato!’. Le dosi non me le ricordo proprio ;D
Ciao, ieri dopo anni ho provato a fare la tua ricotta (nel senso che non sono tanto interessata a produrre formaggi veg., sono più orientata sul raw food ma vorrei imparare per aiutare altri a prendere in considerazione una dieta meno crudele) . Ho provato con un latte industriale della Provamel e naturalmente non ha cagliato. Questa mattina ho ribollito il tutto e ho aggiunto il succo filtrato di mezzo limone e ha cagliato. Ora però si sente un po’ di più l’odore acido mentre il sapore mi pare più o meno quello. Comunque dalla tigna sono andata a cercare il Soyasun e il Benesi della coop. Ovviamente in casa avevo l’Alce nero che più sopra ho letto che non caglia. Proverò …..Mi sono fatta una scarpinata incredibile per trovare un cesto, un contenitore e l’unica era acquistare un formaggio vaccino provvisto del suddetto contenitore quindi colino e telo…un pasticciaccio….Insomma io volevo fare, per fare i cannoli sembrava così semplice nel tuo post invece mi sa che sono lontana, molto lontana dal tuo risultato. Pazienza!
Ciao Manuela! Dai dai … con il latte giusto in mano, ci vuole davvero un attimo! LEggo da internet che gli ingredienti del Provamel sono: ‘acqua, fagioli di soia decorticati (7,2%), estratto di mela (3,3%), carbonato di calcio, sale marino, regolatore di acidità: fosfato monopotassico’. Peccato! Mentre quello della Coop io lo uso e va benissimo e gli ingredienti sono: acqua, semi di soia. Addizioni: Nessuna. Occhio che nella stessa linea, ci sono più prodotti dal packaging simile. Qui trovi una guida utilissima: http://vegefforts.blogspot.it/2012/09/il-migliore-latte-vegetale.html!!!
qualcuno sa come farla con il limone e lo yogurt come diceva Silvia nei primi commenti?
Cynthia per il limone le quantità sono uguali all’aceto. Per lo yogurt, in pratica basta farlo bollire e riposare. Si caglia a vista … ;D Per dettagli più approfonditi, ti rimando al sito Passato tra le mani di Annalisa; ha pubblicato un libretto sui formaggi dove la ricetta della ricotta ottenuta da yogurt è molto ben spiegata. https://passatotralemani.wordpress.com/2012/03/02/cucina-resistente-quinto-incontro-formaggi-vegetali/
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Bravissssssssima! 😀
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Grazie per tutte le tue ricette! Si può cuocere questa ricotta? Ad esempio in una torta farcita?
Si certo cara! Ci puoi fare tutto quello che faresti con una ricotta convenzionale.
Ciao Ravanello
ho tentato per due volte di fare questa ricotta ma invano, al momento di mettere la soluzione di acqua e aceto, non avviene nulla.
Ho utilizzato il latte Provamel, nei cui ingredienti nomina solo acqua e fagioli di soia, ma non caglia nonostante avessi letto e tra i vari tipi di latte è ok.
La prima volta forse non ho fatto bollire il latte ma al primo segnale di bollicina ho versato l’aceto. Al secondo tentativo l’ ho fatto bollire di più anche seposo dire non sia arrivato proprio a fare la schiuma come fa il latte vaccino ( per quanto io ricordi ) .
Dove posso aver sbagliato ?
Non mi arrendo però ritenterò con altre marche di latte
Per ora ben accetti altri suggerimenti e grazie per la ricetta !
Ciao Federica! Probabilmente è cambiato qualcosa nella composizione del latte Provamel! Prova altre marche con una buona percentuale di soia e vedrai che funziona! Da quello che mi dici, tu hai fatto tutto giusto. 😀 A presto!
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Ciao, oggi ho fatto in casa il latte di soia, partendo da semi di soia e acqua, per fare una ricotta per la pastiera. o seguito quindi il tuo procedimento, ma non è cagliato per niente…Che dici, posso ribollire il tutto e aggiungere altro aceto di mele? Grazie!
Forse perché ho sbucciato tutta la soia? Quasi 2 ore…
Ciao Maria, non conoscendo il procedimento che hai seguito nel dettaglio per produrre il latte di soia, non sapendo che tipo di soia hai usato e quindi non conoscendo il dato della quota proteica e di grassi che hai ottenuto, non è semplice capire con che tipo di latte tu stia lavorando. Avendo altresì eliminato il pericarpo o tegumento esterno, un po’ di polimeri proteici li hai persi … anche se pure l’endosperma ne conserva una buona percentuale residua.
Sicché le valutazioni da fare possono essere molteplici. Di sicuro, è difficile che tu ottenga un buon risultato, ripetendo l’operazione di cagliatura: rischieresti solo di avere una brodaglia dal persistente sapore di aceto. La cosa migliore, per i primi tentativi domestici, è acquistare un latte di soia commerciale con una percentuale proteica elevata. Poi acquisendo esperienza, potrai specializzarti nella produzione di un latte di soia altrettanto performante. Ciao Ravanella
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