Spesso, nelle ricette ravanelle, capita di scrivere “dado vegetale” home made! Ma come si fa il dado vegetale fatto in casa?

Bouillon cube

In rete esistono, davvero, milioni di ricette ed alcune Ravanello le ha testate personalmente. Ognuno potrà certamente scegliere la sua preferita; qui ne vogliamo proporre una veloce, gustosa e pratica, che riteniamo essere l’ideale per una serie di ragioni.

(Fonte immagine qui)

Per diverso tempo Ravanello ha seguito ricette che prevedevano la cottura delle verdure e la loro sterilizzazione (un pò come si fa con le marmellate, insomma). Nel tempo, però, questa soluzione non si è mostrata valida per una serie di motivi:

  • innanzittutto il dado verrà nuovamente cotto e, se aggiungiamo questa cottura alla doppia (cottura delle verdure + cottura per sterilizzazione), rischiamo di perderci un pò tutto quel tesoro di vitamine e minerali da cui siam partiti;
  • secondariamente, il colore risultante del dado “cotto” era di un marroncino spento (come quello industriale) e tutto rischiava di diventare marroncino spento … che tristezza ;-D
  • infine il procedimento pareva sempre troppo lungo e macchinoso (troppo tempo, troppo gas acceso, troppe pentole da lavare, ecc …), mentre Ravanello ama le soluzioni veloci, efficaci e “risparmiose”.

Durante una lezione di cucina al Ravanello fu, invece, mostrato un dado vegetale realizzato a crudo, con della sola verdura tritata insieme al sale. Ricetta subito testata, personalizzata nelle dosi e nei dettagli … et voilà … non la lascia più!

L’ulteriore e non marginale vantaggio di questo dado “non strabollito” è dato anche dal fatto che, scegliendo ottima verdura biologica, un buon sale integrale italiano e qualche erba selvatica od aroma di proprio gusto, lavorerete per soli venti minuti ed avrete un dado che vi durerà  mesi perchè il sale conserva!

Inoltre avrete altre due possibilità, se lo desiderate:

  • congelare il tutto nelle vaschette dei ghiaccioli, per una conservazione più duratura;
  • disidratare ulteriormente, per aumentare all’infinito la conservazione del vostro dado: per fare ciò potrete usare l’essicatore, se l’avete, oppure mettere tutto in forno caldo ma spento (ad esempio dopo che vi avrete cotto altro cibo) e lasciare tutta la notte ad asciugare.

Non vi sembra un bella convenzienza?

Ingredienti per circa 1,3-1,5 kg di dado vegetale, ossia circa 3 vasi da 500 gr (il peso finale dipenderà da quanta acqua perderanno le verdure):

  • 400 gr di sedano bio
  • 600 gr di carote bio
  • 600 gr di cipolle bianche bio
  • 2 rametti di rosmarino bio
  • qualche foglie di salvia bio
  • 200 gr di sale integrale di Sicilia (*)
  • 1 spicchio d’aglio bio (facoltativo)
  • curcuma (facoltativa)
  • aromi vari: origano, prezzemolo, erba cipollina, basilico, maggiorana, ecc … (facoltativissimi)

Lavare verdure ed aromi, pelare le cipolle e le carote e mettere tutto ad asciugare su un canovaccio.

Quando le verdure saranno belle asciutte, tagliarle grossolanamente e metterle nel mixer, insieme a tutti-tutti gli altri ingredienti, sale compreso. Tritare finemente e mettere a scolare su un colapasta con la maglia fine.

Quando il composto avrà smesso di perdere acqua (ci vorrà una mezzora per assicurarsi che sia ben scolato), il dado è pronto!

Versarlo nei vasi asciutti e sterilizzati. Avrà un aspetto corposo:

(*) Perchè la salagione sia efficace come metodo di conservazione, basta assicurarsi che la percentuale di sale sia compresa tra il 10 ed il 20% del peso totale. Oltre il 20 % è inutile, oltrechè eccesivamente salato.

Ricordarsi che è un dado: se ne usa un cucchiaino per insaporire, non di più! Un cucchiaino grosso quanto? beh … occhio e croce, come il ben più noto dado industriale! Ma questo è più buono, naturale e, soprattutto, sapete cosa ci avete messo dentro.

Il liquido che avanza non è da eliminare, ma si può utilizzare per cucinare (in piccole aggiunte … ricordiamoci che è molto salato), per diluire una salsa non sapida, per saltare una verdura o in qualunque altro modo vi piaccia.

Se lo desiderate, nella formulazione del dado, potete aggiungere altre spezie di vostro gusto; Ravanello, di solito, preferisce avere a disposizione il suo “dado base” e, poi, dare ad ogni piatto un carattere diverso, speziandolo ed aromatizzandolo al momento. Un’altra indicazione che Ravanello ha scovato in rete è quella di sostituire metà del sale con l’equivalente quantità di “miso”; il sapore migliora ancora con l’aggiunta di questo super alimento, il “miso”, ma cuocendolo si rischiano di perderne le virtù proprie in quanto è preferibile usarlo, affinchè non si impoverisca di enzimi e vitamine, sciogliendolo subito prima del consumo e su fuoco già spento. Insomma molto dipende dai vostri gusti e dagli usi che avete in mente!

I vasetti di dado, si conservano bene in dispensa ed, una volta aperti, in frigorifero.

Il dado fatto in casa è anche, a parer del Ravanello, un’idea geniale per i regali delle feste ormai prossime:

basterà usare dei vasetti piccoli, personalizzarli con un’etichetta, qualche nastrino colorato ed il gioco è fatto! Sarà un regalo apprezzatissimo!

E, come sempre, un buon, buon appetito da Ravanello Curioso!