“I Falafel sono una pietanza araba, usata anche nella cucina israeliana, costituita da polpette fritte e speziate, a base di fave o ceci tritati con porro o cipolla, aglio, cumino e coriandolo; vengono serviti normalmente con la tahina (salsa di sesamo) e con verdure (in genere pomodori e cetrioli) o con cetrioli sotto aceto in una pita, un pane arabo soffice, che si apre come una tasca per ricevere tutti gli ingredienti.” (Fonte: Wikipedia)
Queste gustose polpette possono essere impanate a piacere con i semi di sesamo e poi fritte (man mano che cuociono, vanno messe a scolare su carta assorbente) oppure cotte in forno e servite calde.
Per approfondire, consiglio vivamente la lettura del contributo di Slow Food, “Street Food, The Falafel”.
NOTA BENE: per confezionare i falafel NON SI USANO CECI COTTI o PRECOTTI in barattolo, ma solo ceci secchi ammollati, tritati, insaporiti e cotti alla fine!
- 400 gr di ceci bio SECCHI
- 1 cipolla bio o ½ porro
- 1 mazzo di prezzemolo bio
- 2 c di semi di sesamo
- 1 spicchio d’aglio (o mezzo o niente … )
- 2 c cumino (facoltativo ma consigliatissimo)
- 1 c coriandolo (facoltativo ma consigliatissimo)
- olio EVO qb
- pepe bio
- sale integrale
Se gradito: prevedere abbondante sesamo per impanare
Per decorare: prezzemolo, peperoncino e paprika.
Procedimento: sciacquare i ceci e metterli in ammollo:
- per 24/36 h cambiando l’acqua ogni 12 ore.
Trascorso tale tempo, scolarli per bene.
Posizionarli nel frullatore insieme alla cipolla o porro, il prezzemolo, l’aglio, il coriandolo, il cumino, sale e pepe: frullare fino ad ottenere un impasto fine ed omogeneo; ci vorranno 20/30 secondi.
Aggiungere i semi di sesamo e dare una velocissima rimescolata (con questa accortezza si vuole evitare di ridurre i semi di sesamo in farina) e lasciare riposare in frigo per 1 ora.
Con il composto formare delle polpette di ca 5 cm che si possono modellare:
- con il tradizionale attrezzo che permette anche di “lanciarle” graziosamente nell’olio bollente
- oppure a guisa di palline, con un normale porzionatore per il gelato o a mano
- o a quenelle, se avete solo due cucchiai a portata di mano: per imparare a fare queste eleganti formine, che sono s-e-m-p-l-i-c-i-s-s-i-m-e, eccovi il video giusto: “How to quenelle”!
Potete cuocere i falafel:
- fritti, ad immersione: quando le polpette saranno ben colorite, metterle ad asciugare su carta assorbente o su carta paglia.
- oppure in padella con un velo d’olio (come ho fatto io e come vedete nella foto)
- oppure in forno, sulla carta da forno, spennellati con un filo di olio e cotti a 180° per 30-35 minuti.
I falafel vanno serviti, a scelta, caldi o freddi su un letto di verdura oppure su del pane tostato con verdure e hummus (anche se personalmente trovo un pò pesantuccio l’abbinamento falafel + hummus), o meglio con cetrioli freschi o sott’aceto o con salsa tzatziki (sia electrica, che tradizionale ;-D) e della tahina (salsa di sesamo).
Naturalmente, si possono preparare i falafel anche con molti altri legumi:
- con le fave
- con i fagioli
- con i piselli secchi (dimezzate i tempi di ammollo)
- con le lenticchie (dimezzate i tempi di ammollo)
- ecc … ecc …
E soprattutto nulla vieta di spararsi un ottimo panino, magari una deliziosa rosetta ai semi, irrobustito con salse a piacere: Maionese vegan, Pesto di pomodori secchi emulsionato con yogurt vegetale, Crema di peperoncini rossi, Tapenade di olive nere, Salsina di yogurth, maggiorana e umeboshi, Chutney di cocco, Patè Fucsia, Patè agrodolce di tofu e cipolla, Insalata russa, Pesto di foglie di sedano, e chi più ne ha, più ne metta! G-o-l-o-s-i-s-s-i-m-o!
E come sempre un buon, buon appetito da Ravanello Curioso!
PS: ci trovi anche su Facebook.
Cle ha detto:
Seeeeeeeeeeeeeeeeeee! nooooooooooooooooooo! che bontà!
vedi non sapevo che non si dovessero usare ceci cotti!
Che buoni che devono essere e le quenelle sono proprio una chiccheria!!!
;D
ravanellocurioso ha detto:
buoni, son buoni eh! E sono solo ceci crudi, si fa prima e si rispetta la tradizione 😀
ravanellocurioso ha detto:
Cle … visto che tu sei una superfan delle fave, lo sai che i falafel li puoi fare con le fave secche ??? eh eh eh …
Cami ha detto:
Nonostante abbia visto ricette su ricette, preparazioni su preparazioni, non ho mai preparato i falafel, forse una cosa che mi piace poco è la loro consistenza troppo corposa e compatta ma sicuramente con quella bella crosticina che hanno i tuoi un’eccezione me la concederei pure 🙂
sono bellissimi ^_^
ravanellocurioso ha detto:
io li adorrrrro … e per vincere la consistenza corposa, vanno proprio accompagnati con un salsina leggera e acidula … il tzatziki, o una salsa yogurt e ume, o qualcosa di simile e vedrai che goduria!!!
elisabetta NeuroPepe ha detto:
oddio ti adoro Ravanello!!!! metto subito i ceci in ammollo (si lo so,avrei dovuto farlo almeno stam ma il post lo leggo solo ora e li voglio! non posso aspettare!) e stasera … falafel!!!
ravanellocurioso ha detto:
Elisabettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa … l’ammmmmmmolllo!!!!!!!!!!!!! ;-D si lo so che sono buonissimi i falafel, ma con più ammollo son più digeribili! ;-D Sempre per la filosofia sbattimento zero, consiglio di farli in pentola antiaderente ;-D
Maura ha detto:
Ciao Ravanello,
ma che bella idea formarli in quenelle e che bella presentazione, trés chic.
Hai fatto bene a specificare che i ceci devono essere crudi, in un esperimento di vari anni fa ho avuto la bella pensata di usare quelli precotti risultato in cucina sembrava stessero esplodendo piccole granate o enormi pop corn!
A presto.
Maura
http://cucinaveganspiegataalmiocane.blogspot.it/
ravanellocurioso ha detto:
ah ah ah ti immagino alle prese con le granate di falafel! ;-D
Ale ha detto:
Ah che guduria infinitaaaaaaaaaaaaaaa!!!
ravanellocurioso ha detto:
in effetti … come si fa a resistere ad un panino con falafel ???
Katy ha detto:
Io mi sa che sono una delle poche che ancora non li ha mai provati, e pensare che mi fanno una gola! Le tue mi sembrano proprio ottime! 🙂
…ma vogliamo parlare di quel panino?! Mi ci butterei a capofitto con tutta la faccia! I love panini!!!! *_____*
ravanellocurioso ha detto:
ah ah ah … si è vero anche a me i panini fanno quell’effetto ;-D
saretta ha detto:
Ma quanto so’ boni i falafel?Io fuori riesco mangiarli solo ad un risto persiano ottimo, dove non mettono l’aglio sennò..muoio 😦
Io li avevo fatti al forno lo scorso anno, fritti però sono altra cosa!!!!bacione
ravanellocurioso ha detto:
l’aglio o si odia o si ama … io ora sono nella fase amore, solo che avanti di questo passo, potrebbe risentirne la mia sfera sociale ;-D
Antonella Russo ha detto:
Ciao Ravanello!
Ok, li farò con i ceci secchi ammollati, visto che, anch’io come Maura, ho fatto l’esperimento con i ceci cotti e… ho avuto lo stesso risultato di Maura.
Ma sarebbe possibile farli anche con delle fave crude surgelate, una volta scongelate? O il risultato sarebbe come quello dei ceci in scatola?
… Temo di sapere già la risposta… ;-D
Antonella
ravanellocurioso ha detto:
mi piace la domanda che contiene già la risposta … secondo me saprebbero di “fresco” e per questa ricetta potrebbero non andare bene, ma non ci metto la mano sul fuoco ;-D!!!
Antonella Russo ha detto:
;-D bene, oggi faccio i falafel come si deve… ceci ammollati da ieri, ma proverò una volta a farli con le fave decongelate e poi… vi farò sapere se sarà un trionfo o… ‘na disfatta… nel vero senso della parola.
Cia ciao
ravanellocurioso ha detto:
io sono dalla tua parte! sperimenta, sperimenta che le sorprese sono sempre dietro l’angolo! ;-D
Antonella Russo ha detto:
sperimento fin troppo… ieri ho fatto la panna cotta copiando una ricetta di chi sa chi, quindi non c’ho messo del mio (tranne che ho usato latte di soya e agave anziché soya naturale) e il risultato è stato che anziché mangiarla la userò come stucco per restauro muri… mi sa che la dose di agar agar era un po’ esagerata… credo di avere dei cucchiaini troooppo grossi! Domani proverò con le dosi suggerite dal tuo libro di ricette, che mi sembra più attendibile… ma non metterò ne pesche ne zafferano, perché non ne ho… vedremo.. mal che vada avrò un sacco di materiale da restauro!
Il tuo ricettario è adorabile! Istruttivo al punto giusto! Non solo ricette ma anche chimica. Complimentoni!!
ravanellocurioso ha detto:
eh eh eh Antonella …. l’agar agar è un pò birichino di suo … bisogna farci l’abitudine! E’ successo a tutti di fare pasticci ;-D
Antonella Russo ha detto:
Carissimo ravanellocurioso, ti annuncio che la riuscita con le dosi della tua ricetta della panna cotta è stata un vero trionfo! Ottima, anche se ho apportato qualche variante in mancanza degli ingredienti che tu hai suggerito. Al posto del malto ho messo sciroppo di agave, al posto del latte di soya naturale ho messo quello di soya ed agave ed al posto del caramello ho messo sciroppo d’acero.. però con l’agar agar sta volta l’ho spuntata io… morbidissima! Grazie!
Nadir ha detto:
li adoro, ma io li faccio quasi sempre con le fave secche, incontrano di più il mio gusto, frullo a lungo e ottengo un composto “polpettabile” consentimi il neologismo 😉 con cui formo delle gustosissime polpette. che voglia!
ravanellocurioso ha detto:
buonisssssssssssimi anche con le fave, concordo in pieno ;-D!!! e sono super polpettabili … hi hi hi hi
supercaliveggie ha detto:
Grazie per la tua ricetta, qui in LA i falafel li fanno fritti e strafritti con una crosta dura e spessa che non si può proprio mangiare! Non capisco perchè…Comunque adesso posso anche prepararmeli a casa 🙂
ravanellocurioso ha detto:
chissà, magari li fan così per irrobustire la dentatura ;-D
xcesca ha detto:
Buoni buoni buoni buoni buoni!! Non è che per caso te ne è avanzato qualcuno?? 🙂
ravanellocurioso ha detto:
eh eh eh … sarebbe da attivare vero? un bel soccorso incrociato tra food blogger … tipo che ci teletrasportiamo le portate !!! gnam gnam
xcesca ha detto:
già già.. magarii! 🙂
Lo ha detto:
io ho fatto i finti falafel con i ceci cotti, perchè un po’ mi disturbava il cecio crudo….ma evo vincere questo tabù e falefizzare con gioia e sconsideratezza
ravanellocurioso ha detto:
ma si, Lo, tu sei un’intrepida … che vuoi che sia un cecio crudo … che poi è polverizzato e cotto … non è che proprio te lo magni crudo! ;-D
Felicia ha detto:
Golosamente buoni!!!!!!!!! un super panino 🙂
ravanellocurioso ha detto:
e io ti mando un superbacino! ;-D
La Cucina della Capra ha detto:
io li adoro, tanto che anni fa li proposi per il pranzo di pasqua a casa mia con genitori e suoceri (che non apprezzarono, vabbè!) e ne feci una quantità industriale 😀 profani!
ravanellocurioso ha detto:
no daiiiiiiiiii … che peccato non siano piaciuti! Io ero convinta che piacessero a tutti ;-(
Barbara ha detto:
Finalmente!,,,, aspettavo da molto tempo di capire come si facessero le Falafel……le adoro…..significa che ……telepatiaaaaaaaa
ravanellocurioso ha detto:
ed allora che WEB-TELEPATIA SIA! ….
ricetteveg.com ha detto:
sboengggg!… ops mi è cascata la lingua sul computer! 🙂
ravanellocurioso ha detto:
;-D capita anche a me quando vedo le valanghe di squisitezze che posti su FB! ;-D!!!!!!!!
Tatiana ha detto:
Ciao! sono finita nel blog per caso, davvero carino e con tante ricettine sfiziose, è già nei preferiti!
Vi volevo dare qualche consiglio sui falafel, sono una “falafelatrice” profescional (!!!), li preparo da diverso tempo per il locale in cui lavoro, e ogni volta si va a botte di 1kg di ceci!! La mia esperienza (alimentata alle volte dalla poca voglia di mettermi a lavorare un chilo di ceci;D ) mi ha dimostrato che il segreto per fare dei falafel supremi è IL TEMPO. Dunque: ammollo dei ceci 24 ore anziché l’usuale nottata, riposo dell’impasto fatto altre 24 ore, e, udite udite… congelamento delle polpette prima della cottura! Prove scientifiche effettuate nel suddetto locale hanno dimostrato che i falafel congelati quando vengono fritti formano la tipica crosticina croccantissima restando allo stesso tempo morbidi all’interno, senza spappolarsi né seccarsi!!!!!
E in ultimo, per un’ottimo risultato dell’impasto: frullare, frullare, frullare!!! (l’amato Bimby di mia mamma in quest’aspetto è un fidato alleato!)
Lo so che così il procedimento si allunga di parecchio, ma l’effetto è assicurato, provare per credere!!!!
P.S. gli ingredienti sono identici ai tuoi, ma io aggiungo 2 o 3 cucchiai di bicarbonato (che hanno la doppia funzione di asciugare un po’ l’impasto e rendere il tutto più digeribile) e per un chilo di ceci metto 2 mazzetti di prezzemolo e il mio impasto alla fine è mooolto verde!
Scusate se mi sono dilungata, ma sono una vera falafel-addicted!
ravanellocurioso ha detto:
ma Tatiana! Ma grazie 1000, mi piace molto l’idea del TEMPO e del congelamento che ti permette di averne quintalate pronte all’uso e ne farò tesoro la prossima volta che mi capiteranno i soliti 100 clienti affamati di falafel!!! Anche io vado di prezzemolo abbontante (come del resto avviene nella terra patria dei falafel), ma non sempre a tutti piace … va beh! E ogni volta che passi di qua, dilungati pure che i tuoi consigli sono stati preziosissimi!!!
Antonella Russo ha detto:
Grazi Tatiana! E’ la seconda volta che provo a farli ma il risultato non è stato un granché… tocca mangiarmeli tutti da sola… proverò con le tue dritte, con un quantitativo minore, così se mi vengono di nuovo una “ciufeca”… 😉
Tatiana ha detto:
Bene, sono contenta che i consigli siano stati apprezzati!!
Leggevo adesso la tua ricetta per la ricotta di soia, semplice e veloce, e anche se sono reduce da un tentativo fallito (con una ricetta simile) non mi do per vinta e domani ci riprovo!
ravanellocurioso ha detto:
Dai Tatiana, poi fammi sapere! Se il latte di soia è giusto (se autoprodotto, non usare la kombu, che la presenza di sale impedisce la trasfomazione in ricottina), viene garantita al 100%! E soprattutto non sa di aceto! ;-D
Tatiana ha detto:
La ricotta è venutaaaa!!!!! Buonissima! 😉
ravanellocurioso ha detto:
evvai! ;-D
chiara ha detto:
Una domanda per Tatiana o per chiunque abbia congelato i falafel…conviene friggerli da congelati o vanno scongelati e poi fritti?
Grazie e complimenti per il bellissimo post e relativi commenti da cui imparare sempre.
Chiara
Tatiana ha detto:
Conviene friggerli da congelati, modello patatine fritte, diventano croccantissimi!!!!! Se li scongeli credo si possano spappolare 🙂
ravanellocurioso ha detto:
grasssssssie Tatiana!
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Luana Triberti ha detto:
i falafel possono andare bene per una bimba di 14 mesi????
Grazie
ravanellocurioso ha detto:
Senti che ti consiglia il tuo pediatra per i legumi: in linea teorica questi sono solo ceci, sbriciolati finemente e poi cotti. Sempre meglio limitare sale e spezie per i bimbi piccoli. Ciao ;-D
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ilmondodici ha detto:
Amo i falafel e ogni volta che ne vedo una ricetta on line inizio a sbavare 😉
Complimenti post molto esauriente e completo – e invitantissimo! – Io li preferisco al forno o in padella, belli a quenelle 🙂 e quante variazioni sul tema. Basta, ora vado a mettere in ammolli i legumi!!! 😉 Grazie!
ravanellocurioso ha detto:
ciao cara, li mangerei anche oggi … se non fosse che ieri sera mi son sbafata farinata e hummus … …;-D
ilmondodici ha detto:
pure io ieri hummus ed era vagamente radiottivo 😉 (sai che a me piacciono i colorini l’ho riempito di curcuma 😉 ), però dopo averti letto mi sono alzata per metterli in ammollo davvero altri ceci! 😉 e presto i falafel saranno miei!!!
ravanellocurioso ha detto:
;-D
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Elena ha detto:
ma che meraviglia!!!!!!!!!!!
ravanellocurioso ha detto:
ma graziiiiiiiieeeeeeee cara Elena!!
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Chicca ha detto:
🙂 oggi li metto in ammollo 😀 ma la ricettina delle rosette è possibile averla? Grazie 😀
ravanellocurioso ha detto:
Ciao Chicca ;-D per le rosette, le ricette le trovi qui: http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=191823 oppure nel gruppo La Pasta Madre http://pastamadre.blogspot.it/. Per fare la forma, ti consiglio questo video esplicativo: http://www.youtube.com/watch?v=9dDoLAKr9M0. Un caro saluto dalla Ravanella!!
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